Arriva il replay a carte scoperte dell'high roller 'The big one for one drop'!



Ci è voluta qualche settimana, ma alla fine è arrivato. Parliamo del replay a carte scoperte più atteso di queste ultime World Series Of Poker, quello relativo al final table dell'high roller da 111.111$ "The Big One for One Drop".

 

Un evento che ha fatto registrare 135 iscrizioni con ben quattro nostri portacolori ai nastri di partenza: ovvero Sergio Castelluccio, Dario Sammartino, Mustapha Kanit e Davide Suriano. Purtroppo nessuno di loro è riuscito a raggiungere la zona premi, anche se per un momento Mustacchione sembrava aver preso la strada giusta dopo aver centrato un double-up nientemeno che con Phil Hellmuth, capace in seguito di prendersi la sua rivincita.
Assistere ad un final table di tale caratura non è roba da tutti i giorni: soltanto tra Jonathan Duhamel, Phil Hellmuth e Daniel Colman, vincitore della passata edizione dal buy-in di un milione di dollari, c'erano al tavolo 16 braccialetti e circa 60 milioni di vincite live...
A spuntarla è stato proprio il canadese Jonathan Duhamel, partito in fondo al count ma capace di risalire azzeccando i momenti giusti. William Klein si è dovuto accontentare del secondo posto, destinando l'importo della vincita – circa due milioni e mezzo di dollari – interamente in beneficenza, un gesto nobile e largamente apprezzato dalla community pokeristica.
Per questa occasione abbiamo scelto alcune situazioni di gioco che in un certo qual modo simboleggiano il lato emotivo dei giocatori, rappresentando l'attitudine con la quale hanno preso parte alla partita.
Cominciamo con il tonfo di Phil Hellmuth, oggetto di critiche per aver letteralmente gettato all'aria un torneo che lo vedeva partire in testa al chip count per via di alcune scelte discutibili. In questo spot giocato contro Klein, Hellmuth decide di difendere il big blind con . Su board e il check di entrambi al flop Hellmuth decide di puntare con la sua coppia di otto, trovando il call di Klein. Il river è un e Phil opta per una value bet di 600.000 chip su un pot da circa 2.800.000 ma Klein, che ha aperto le danze con si trova un bel poker in mano e rilancia fino a 2.600.000. Per Hellmuth perdere questo colpo significherebbe mettere seriamente a rischio il torneo, ben sapendo che Klein difficilmente sceglierebbe la via del rilancio se non fosse in grado di battere un otto. Tuttavia "The Poker Brat" non riesce a trovare la forza di passare il suo Full House e chiama...questa è solo la prima di diverse circostanze in cui Hellmuth sembra quasi voler dimostrare a se stesso quanto sia sfortunato: da lui ci saremo aspettati sicuramente qualcosa di meglio, o forse no...
La seconda mano che andremo a proporvi è a dimostrazione di come la paura possa portare ad una scelta sbagliata, in modo da condizionare pesantemente l'andamento della mano e pesare sullo stack a disposizione. Il protagonista è lo stesso Will Klein che in questa occasione si è fatto intimidire dall'aggressività mostrata da Daniel Colman. Il giovane statunitense rilancia da bottone con e Klein preferisce limitarsi al call da small blind con mentre Duhamel da grande buio passa senza problemi 6-9 off suited. Il flop recita : entrambi decidono di checkare la prima strada, ma sul turn Klein lead-outa mezzo pot trovando il call dell'avversario. Il river è un e Klein spara il secondo proiettile puntando circa 3/4 pot seguita dall'instant call di Daniel. Una forzatura bella e buona in uno spot che avrebbe potuto comodamente vincere pre-flop rilanciando sull'apertura di Colman, il quale non si faceva alcun problema a 'bullare' il tavolo con un range di mani tutt'altro che premium.
La terza e ultima mano che prenderemo in esame è quella che consente a Duhamel di recuperare terreno sugli avversari, vincendo un piatto importante contro un Daniel Colman che non ha affatto paura di mettere le sue chip al centro del tavolo, come dimostrerà in seguito. Sull'apertura x 2.5 di Duhamel con Colman chiama da big blind con . Sul flop Duhamel va in continuation bet trovando il call dell'avversario. Il turn 'freeza' l'azione e i due giocatori checkano giungendo al river, un . Duhamel centra quindi una scala piuttosto inaspettata e punta circa mezzo pot. Colman ci pensa su qualche secondo e chiama per circa 1/4 del suo stack residuo ma una volta viste le carte del canadese getta le sue con un pizzico di stizza. Fortunatamente troverà il raddoppio nella mano successiva andando all-in preflop in blind-war contro Sulsky con coppia di due contro A-8 suited dell'avversari: impavido.
Vittimismo, paura e audacia hanno contraddistinto i protagonisti di questo emozionante final table che ha regalato il secondo braccialetto in carriera a Joanathan Duhamel, oltre a quasi quattro milioni di dollari di prima moneta. Se il poker è la vostra passione non resta che gustarvi questo 'succulento' final table!
 

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