Di personaggi particolari e interessanti nel mondo del poker ce ne sono molti, ma Faraz Jaka è probabilmente il 'chipleader' di questa speciale classifica.
Il professionista americano infatti, che live ha vinto circa cinque milioni di dollari in carriera, da anni vive girando il mondo e porta con sé quanto gli è necessario per vivere e grindare online.
L'ultima avventura l'ha vissuta a Berlino, quando appena prima dell'inizio delle WSOPE, da poco arrivato in città, ha vinto un torneo per 101.000 dollari, sotto gli occhi increduli di tre coinquilini non pokeristi.
“Ho prenotato un appartamento condiviso con AirBnb – ha raccontato in una recente intervista - così ho giocato il torneo spiegando ai miei nuovi amici i rudimenti del texas hold'em. Erano incuriositi da tutto ciò, specialmente perché gli ho detto che faccio questo per vivere...”.
Le cose, nonostante si sia iscritto con quasi due ore di late registration, si sono messe subito bene, dato che Jaka ha triplicato lo stack di partenza piuttosto velocemente grazie a una run da sogno.
“Ho ricevuto tre volte A-A e una K-K nell'arco di un'ora. Ho detto ai miei coinquilini che non è normale avere queste mani con tale frequenza (ride)!”.
La foto sopra è emblematica. E' stata scattata nell'attesa di fare il check-in per il 'fortunato' appartamento berlinese: Faraz, il suo look casual e le sue inseparabili due valige.
Il suo stile di vita, dato che problemi di soldi non ne ha, è una scelta, fatta per conoscere differenti città, culture e, perché no, comprendere meglio dove poter stabilizzarsi quando si sarà stufato di errare da una parte all'altra del globo.
Pure il modo di grindare, chiaramente, è differente a seconda di dove si trovi.
“Qualche volta sono in un appartamento con altri player e la situazione, per errore, potrebbe essere scambiata per un party, altre volte gioco nella lobby degli hotel/ostelli in cui mi trovo, altre ancora in uno Starbucks aperto 24 ore. Il torneo da 1.000$ di buy-in, per esempio, l'ho vinto con il laptop sul tavolo della cucina...”.
In quel di Berlino, una settimana fa, ha poi potuto esultare alle 8.30 della mattina, quando gli altri stavano preparandosi per la loro 'normale' giornata lavorativa.
“Uno di loro era estasiato e l'altra, un'ostetrica, non era sicura di cosa stesse succedendo. Mi ha detto: 'Congratulazioni... adesso ti ritiri?”.