
Non esiste un'equazione matematica per vincere un mtt, come non c'è, ugualmente, la strategia perfetta per avere la meglio su migliaia di avversari.
Lo statunitense Alex 'assassinato' Fitzgerald, però, su americascardroom.eu si è comunque soffermato su un aspetto interessante legato ai tornei, ponendo l'attenzione sullo stile di Phil Ivey e su quello di Phil Hellmuth.
Il primo, e forse non è un caso, non ha nessun braccialetto WSOP di no limit hold'em, mentre l'altro ne ha ben 13.
Si deduce, quindi, che Hellmuth sia meglio di Ivey con le due carte in mano. Ma quale può essere il motivo?
Per Fitzgerald questo va ricercato, appunto, nello stile di gioco: 'Poker Brat' è decisamente più conservativo, mentre l'altro come 'annusa' un po' di equity spinge sull'acceleratore senza paura di farsi male.
“Il problema di Ivey – spiega Alex – è che lui è un animale d'assalto. Quando vede equity, attacca istantaneamente. Questa caratteristica lo ha reso uno dei cashgamer più pericolosi al mondo, nei tornei però questo suo approccio è un ostacolo...”.
Per contro, 'assassinato' esalta il poker di Hellmuth, a suo modo di vedere perfetto per arrivare in fondo agli mtt.
“Quando ragiona a lungo per decidere cosa fare in uno spot apparentemente banale, c'è un motivo ben preciso. Lui sta pensando all’intero torneo, sta immaginando come si adatterà il tavolo dopo che il suo stack sarà aumentato o diminuito. Hellmuth riflette su tutte le conseguenze della sua action”.
Alla luce di questo pensiero, Alex snocciola quella che è per lui la cosa migliore da fare per provare a vincere un torneo, sottolineando quanto sia importante esser in grado di sopravvivere più a lungo possibile. La pazienza, quindi, sarebbe la chiave.
“Vedere il maggior numero di mani e rimanere in gioco il più possibile. In concreto, devi entrare in un piatto, vincere poche chips e uscirne fuori, invece, quando sei a rischio. Non importa con quante chips arrivate a tre left, quello che conta è arrivarci con grande frequenza...”.