
Negli ultimi tempi uno degli argomenti più caldi è sicuramente la Global Poker League ideata da Alex Dreyfus. Le aspettative in merito sono molto alte, a cominciare dagli organizzatori fino ai semplici appassionati, perché la necessità di qualcosa di nuovo nell'universo pokeristico internazionale sta diventando impellente. C'è chi vede questa iniziativa come la possibilità di riaccendere l'entusiasmo tra i fan e chi invece sostiene che possa finalmente aprire le porte alle donne, la cui presenza ai tavoli a gioco è decisamente inferiore rispetto alla controparte maschile.
Recentemente è stata addirittura paventata l'ipotesi di una lega tutta al femminile finalizzata a rompere in maniera netta con lo scenario attuale. Difficile dire se si tratti o meno di una trovata geniale, fattostà che secondo il giocatore di poker più vincente della storia, Daniel Negreanu, il coinvolgimento delle donne passa per altre vie, riconducibili maggiormente al loro background socio-culturale. Per l'occasione abbiamo scelto di proporre qualche battuta scambiata assieme a una delle donne più in vista nello scenario pokeristico mondiale, nonché tra le icone più amate dai giocatori: Liv Boeree.
La popolarità della giocatrice britannica è rimasta inalterata da diversi anni, un fattore che in un certo qual modo fa gravare su di lei, e sulle sue illustri colleghe, la responsabilità di rappresentare la faccia rosa del poker: "Non posso negare che questa sia una delle mie responsabilità – esordisce Liv – anche se non mi pesa particolarmente. Nella vita di tutti i giorni cerco di dare il meglio sia nella vita privata che in pubblico, perché è già una gran responsabilità essere una persona decente(ride), figuriamoci esserlo per un intero movimento. Ad ogni modo mi piace essere una delle ambasciatrici in un'industria come quella pokeristica, che lascia molto spazio alle persone di esprimere quel che sono realmente senza particolari regole da seguire."


Alla domanda sul perché nel mondo del poker ci sia una scarsa presenza femminile, Liv non ha dubbi che col tempo la forbice si ridurrà drasticamente:
"Non è passato poi tanto tempo da quando il ruolo della donna è cambiato nella società moderna anche se le differenze di genere sono sempre più sottili riguardo ciò che uno sceglie di fare nella vita. Il poker è un gioco che richiede uno sforzo intellettuale e non fisico, perciò tecnicamente uomini e donne sono sullo stesso piano. E' probabile che a livello biologico l'uomo sia più incline al gioco, ma penso che la sproporzione attuale vada ben al di là di qualsiasi fattore naturale. Sono sicura che nel giro di qualche anno il rapporto sarà diverso, anche se qualcuno a capo dell'industria dovrebbe cambiare idea sull'immagine che spesso viene sbandierata delle donne. Mi riferisco alle testimonial o alle presentatrici in abiti succinti che fanno apparire il poker come un qualcosa incentrato quasi esclusivamente sul pubbblico maschile. Personalmente non mi sento 'offesa' da queste rappresentazioni, dico semplicemente che disincentivano la presenza delle donne ai tavoli."
"Non è passato poi tanto tempo da quando il ruolo della donna è cambiato nella società moderna anche se le differenze di genere sono sempre più sottili riguardo ciò che uno sceglie di fare nella vita. Il poker è un gioco che richiede uno sforzo intellettuale e non fisico, perciò tecnicamente uomini e donne sono sullo stesso piano. E' probabile che a livello biologico l'uomo sia più incline al gioco, ma penso che la sproporzione attuale vada ben al di là di qualsiasi fattore naturale. Sono sicura che nel giro di qualche anno il rapporto sarà diverso, anche se qualcuno a capo dell'industria dovrebbe cambiare idea sull'immagine che spesso viene sbandierata delle donne. Mi riferisco alle testimonial o alle presentatrici in abiti succinti che fanno apparire il poker come un qualcosa incentrato quasi esclusivamente sul pubbblico maschile. Personalmente non mi sento 'offesa' da queste rappresentazioni, dico semplicemente che disincentivano la presenza delle donne ai tavoli."