
In grande crisi in molte parti del mondo, prossimo a un 'boom' in altre. Questo è lo stato del poker attuale.
Se in Europa si fa fatica a registrare, specialmente online, i numeri di qualche anno fa, discorso diverso va fatto per paesi come Brasile e India, in cui il texas hold'em sta entrando sempre più nelle culture di queste popolosissime nazioni.
Attualmente in India si stanno organizzando tanti tornei live e seppur il poker online non sia completamente legale, molte persone stanno iniziando a grindare, chi per profitto chi per diletto, sulle piattaforme internazionali.
Fatto curioso poi – su cui ha 'indagato' il quotidiano 'The Economic Times' – è che il poker, visto comunque dalla Corte Suprema come skill game, sta prendendo piede tra le donne, che pare ne apprezzino tantissimo le peculiarità.
Chiaro, non è ancora massiccia la presenza delle 'quote rosa' nei tornei dal vivo che si svolgono nelle principali città indiane, ma le signore nel frattempo stanno affinando la loro tecnica in home game sempre più frequenti a quelle latitudini.
Ha detto la sua al 'The Economic Times' la ristoratrice Shweta Gupta, che fa parte, appunto, di uno di questi gruppi neo-appassionati di poker.
“Il gioco ti migliora. La tua capacità di osservazione aumenta quanto più studi quelle persone che potrebbero bluffare...”.
I membri di questi gruppi, solitamente, si riuniscono una volta ogni dieci giorni per mangiare, bere vino e giocare a poker, attività che svolgono per circa tre ore. Con il cibo che, comunque, non è la priorità di questi incontri.
Difficile prevedere quello che succederà nel futuro, anche prossimo, ma se il texas hold'em si sviluppasse sempre più in un paese che conta oltre 1,2 miliardi di persone, ciò avrebbe giocoforza un'influenza diretta sullo stato di salute del poker globale...