Mani storiche – Tom Dwan vs Phil Ivey: un bluff da oltre 600.000$!



Ci sono partite di poker alle quali solo pochi al mondo hanno il privilegio di potervi partecipare. Sono quelle giocate dai più grandi campioni internazionali, in cui ballano cifre a cinque e sei zeri e dove è assolutamente vietato commettere il benché minimo errore. Grazie a loro, migliaia di giocatori in erba si sono appassionati al Texas Hold'em, perché anche da semplici spettatori vedere centinaia di migliaia di dollari finire in mezzo al piatto fa saltare il cuore in gola.
Quest'oggi andremo a ripescare un amarcord, una bellissima mano giocata da due che per anni sono stati – e forse sono ancora - tra i più forti cash gamer al mondo: Tom Dwan e Phil Ivey. Siamo nel corso di un tavolo televisivo della serie "High Stakes Poker" andato in onda circa cinque anni fa, con blind 400$/800$ e fior fior di giocatori l'uno di fronte all'altro.

Nel colpo in questione Phil Laak apre le danze con A♠ 9♦ rilanciando 3.900$, Ely Elezra si appoggia da cut-off con A♣ 7♣, Ivey lo segue da bottone con A♦ 6♦ così come Negreanu da small blind con J♣ 3♣...l'ultima parola spetta a Dwan, che senza pensarci troppo squeeza a  28.900$ con 9♠ 8♠. Il gioco si fa duro sin dal preflop e dopo il fold di Laak ed Elezra arriva il call di un superduro come Ivey, mentre Negranu preferisce assistere allo spettacolo da fuori quando il piatto ha già raggiunto i 70.700$.

Il flop recita 10♦ Q♣ K♦ e 'Durrrr' continua a mostrare forza optando per una continuation-bet da 45.800$ su una texture piuttosto complessa. Dal canto suo Ivey gioca in posizione e ha tantissime out per migliorare la sua mano, anche nel caso in cui l'avversario avesse centrato top set, per cui decide di limitarsi al call e rivalutare turn. Il pot raggiunge i 162.300$ e su una blank assoluta, un 3♠, Dwan spara la seconda pallottola per 123.200$. Entrambi hanno a disposizione uno stack molto profondo e Ivey si trova di fronte ad una scelta importante: chiamare solamente o rilanciare in virtù delle potenziali 13 out che gli garantirebbero il punto nuts, nella speranza che Durrrr stia aggredendo con la porzione di bluff del suo range?

Phil fa la scelta più conservativa, nonché quella che gli potrebbe consentire di massimizzare la vincita chiudendo uno dei due draw, ma al river casca un 6♣...
La parola torna a Dwan il quale, su pot da 408.700$, piazza una third-barrel da 268.200$ polarizzando ulteriormente il suo range. Ivey, che non è certo un giocatore di primo pelo, chiede subito l'importo della puntata e il count dello stack rimanente: con la sua coppia di Sei batte solamente un bluff e perde da tutte le combinazioni di valore dell'avversario, ma quante e quali mani di valore giocano in quel modo considerando il fatto che siamo di fronte ad un 3-bettato?

La tensione è palpabile e a conti fatti Dwan rappresenta soltanto scala (con A-J), set (Q-Q o K-K, T-T) o aria completa. Tuttavia con una di queste combinazioni avrebbe probabilmente checkare-callato o check-raisato al flop invece di esporsi per primo, motivo per cui Phil pensa seriamente di effettuare un call clamoroso col suo bluff-catcher. Il piatto ha raggiunto i 676.900$ e 'Durrrr' appare più nervoso del solito, tanto che i suoi occhi si fanno improvvisamente lucidi...dopo diversi minuti di riflessione Ivey esclama "non batto davvero nulla con la mia mano" e passa, suo malgrado, mentre quella vecchia volpe di Elezra chiede a Dwan: "ma che è successo ai tuoi occhi?"

"Nulla – risponde imbarazzato – è solo che stavo fissando lo stesso punto da troppo tempo..."

Touché!

Ecco il video:

https://www.youtube.com/watch?v=fSqkhN9Rqk0

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