
A prima vista potrebbe sembrare il classico amatore con qualche primavera di troppo sulle spalle, quello che ci si ritrova puntualmente al tavolo e che non passa mai una mano. Dalla sua non ha certamente l'intraprendenza di Mike Mc Donald, la reputazione da sciupafemmine di Dario Sammartino, la run di Joe Mc Keehen o l'appeal mediatico di Phil Hellmuth, ma a giudicare dai risultati può permettersi di guardarli tutti dall'alto.
Parliamo di Erik Seidel, terzo nella all time money list di tutti i tempi e con buona approssimazione uno dei campioni meno celebrati nella scena pokeristica internazionale. Sempre composto e pacato, macina risultati impressionanti dal 1988 grazie alla sua capacità di reinventarsi anno dopo anno senza perdere un colpo.
Originario di New York e classe '59, Erik conquista il primo risultato di prestigio qualche mese prima di compiere 30 anni, chiudendo in seconda posizione il Main Event delle WSOP 1988 contro la leggenda Johnny Chan. In quegli anni il poker non godeva certo della popolarità riservata ai giorni nostri tuttavia il nostro protagonista comincia a farsi notare nell'ambiente, chiudendo runner-up un altro evento delle World Series nel maggio 1991.
Con oltre mezzo milione di vincite lorde alle spalle il giovane Seidel è pronto per fare il grande salto e l'anno successivo riesce nell'impresa di vincere il suo primo titolo mondiale in un torneo da 2.500$ nella specialità Limit Hold'em. Un successo al quale seguiranno altri due braccialetti: uno nell'evento Omaha 8 or Better da 2.500$ nel 1993 e una seconda affermazione nella disiplina Limit Hold'em, stavolta da 5.000$ di buy-in nel 1994.
Ciò che emerge osservando i suoi risultati è la costanza con la quale è rimasto ai vertici del poker mondiale attraversando delle vere e proprie ere geologiche in termini pokeristici. Ma non solo, in quanto è letteralmente sbalorditivo il numero di tavoli finali e vittorie sfiorate che ha accumulato negli eventi più importanti al mondo, tanto da chiedersi come mai abbia messo in bacheca 'solamente' otto titoli WSOP.
Dopo l'avvento dell'online tanti professionisti affermati hanno inevitabilmente dovuto cedere il passo alle nuove leve, ma non il buon Erik che a partire dal 2003 ha visto i suoi bilanci annuali aumentare a dismisura, con un picco di oltre sei milioni e mezzo di dollari raggiunto nel 2011 grazie alla conquista di 3 eventi High Roller e diversi altri piazzamenti.
E mentre il 2012 figura come uno degli anni peggiori con meno di 300.000$ di incassi lordi, il triennio successivo gli consente di metter da parte circa 8.5 milioni di dollari, soprattutto grazie allo score impressionante ottenuto quest'anno nel quale Erik ha guadagnato poco più d 5 milioni di dollari.
Seidel in questi anni è stato una presenza costante ai tornei High Roller con field da urlo e buy-in tavolta a cinque zeri, dimostrando al mondo intero la bontà del suo talento infinito, come in occasione del Super High Roller da 100.000€ all EPT Grand Final di Montecarlo dello scorso maggio, nel quale è riuscito ad imporsi nonostante il netto svantaggio in chip e l'esuberanza del suo avversario: il giovanissimo Dzmitry Urbanovich.
Osservando la all-time money list mondale, sia Daniel Negreanu che Antonio Esfandiari assieme a Daniel Colman, rispettivamente primo, secondo e quarto nel ranking, devono la loro posizione al piazzamento ottenuto nel "The Big One for One Drop" da 1.000.000$ di buy-in, senza il quale solamente Negreanu avrebbe pouto tener testa a Seidel.
Se non si considerasse questo torneo Erik si troverebbe in cima alla classifica mondiale pur non avendo mai vinto cifre superiori ai due milioni di dollari in un singolo torneo. Insomma se vi state chiedendo ancora chi possa essere il migliore al mondo non dimenticate di includere nella lista questo giovanotto di 57 anni!