WSOPE MAIN EVENT – Dario Sammartino è da leggenda, ma il braccialetto lo vince il greco Alexandros Kolonias per oltre 1.100.000 euro!

Avremmo voluto vedere sicuramente un vincitore diverso, ma non possiamo che fare i nostri complimenti a Dario Sammartino, che ha dimostrato ancora una volta di essere tra i torneisti più forti al mondo.

 

 Il professionista napoletano si è arreso al 4° posto, dopo aver giocato un poker di altissimo livello, senza sbavature, fino al maledetto showdown finale, in cui ha perso con A-J contro K-10 suited del due volte campione WSOP Anthony Zinno.

 

Dario, con poco più di 25 blind, ha pushato direttamente da small blind ed è stato chiamato, dopo alcuni minuti di riflessione, dall'avversario, che era leggermente più corto di lui ma con uno stack non così traballante: l'impressione è che sia stata una chiamata al limite, forse matematicamente corretta ampliando al massimo il range di shove di Sammartino in quella data situazione.

 

Il board ha dato ragione allo statuintense, il nostro è uscito poco dopo con un premio di 341.000 euro e tanto rammarico per esserci andato così vicino ancora una volta.

Il final day è stato comunque molto duro per tutti, con i giocatori che hanno pagato lo stress e la fatica di una giornata tanto densa di poker.

 

A tre left era infatti davvero difficile capire chi potesse spuntarla, visti gli stack ormai risicati e i continui capovolgimenti di fronte.

 

Il gradino più basso del podio lo ha poi occupato proprio Zinno, azzoppato ed infine eliminato dal futuro campione Alexandros Kolonias: per lui un premio di 485.000 euro, ma nessuna chance di vincere il titolo di player of the year delle World Series.

 

Molto rapido è stato il testa a testa, a differenza di tutto il final table.

Dopo una mezz'oretta di battaglia, Kolonias ha aperto da small blind a 1.200.000 con A-K di picche e il tedesco Claas Segebrecht, autore di un bellissimo torneo, ha deciso di pushare (con uno stack ancora decisamente abbondante) con 3-3.

 

Con il call del greco si va allo showdown: K-Q-2-J-5.

 

Oltre al K al flop arriva il colore al river che sancisce il trionfo del giocatore greco, che vive a Londra dove grinda con successo online.

 

Per Segebrecht ci sono 700.000 euro, per il campione, oltre al braccialetto, 1.133.000 euro.

 

“Non ho ancora messo a fuoco quanto ho fatto – ha spiegato Alexandros – sono davvero contento per il modo in cui ho giocato all'inizio, ho avuto invece un brutto livello quando eravamo quattro left, ma le cose poi sono andate per me nel verso giusto”.

 

Non ha mai giocato in carriera troppi tornei dal vivo e, nonostante la vittoria, Kolonias manterrà questa abitudine: “Credo che farò lo stesso, ovvero mi concentrerò soprattutto nel grinding online e prenderò parte a cinque/sei tornei all'anno”.

 

A Rozvadov è arrivato un giorno prima dell'inizio del Main Event e ha giocato solamente il torneo che ha vinto.

 

Si parla comunque di un giocatore che una grossa esperienza, infatti online ha vincite complessive per 3,1 milioni di dollari.

 

Il torneo ha fatto registrare in tutto 541 entries per un montepremi di 5.139.000 euro, con 82 posizioni pagate.

 

Ottima anche la prestazione dello svedese Rifat Palevic, che ha chiuso 6°, campione WSOP a Las Vegas nel 2017 nel $1.000 NLHE Super Turbo Bounty.

 

1.      Alexandros Kolonias € 1.133.678

2.      Claas Segebrecht € 700.639

3.      Anthony Zinno € 485.291

4.      Dario Sammartino € 341.702

5.      Anh Do € 244.653

6.      Rifat Palevic € 178.171

7.      Julien Martini € 132.017

8.      Jakob Madsen € 99.555

 

 

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