6 Passi per cominciare a giocare a poker con profitto

Per quanto uno si avvicini al poker per divertimento e per passione, è indubbio che tutti vorrebbero vincere qualcosa al tavolo. Ma il bello di questo gioco è proprio che non si può vincere sempre, soprattutto quando si è alle prime armi. Per cui l'obiettivo principale potrebbe essere quello di "vincere ogni tanto" e poi aumentare quel "tanto" tramite lo studio e l'applicazione.

 

 

Nel mentre, è utile però cominciare comportamenti, atteggiamenti e strategie che ci instradino fin da subito sul percorso migliore. Ci sono tantissimi consigli utili per farlo, ma abbiamo provato a riassumere molti di questi in un decalogo che può valere sempre.

 

Cominciare dal basso

 

A prescindere dalla piattaforma che si sceglierà per giocare, praticamente tutto offrono due possibilità da sfruttare: i freeroll e i bonus. I primi ci consentono di provare ad affrontare avversari reali cominciando a testare il nostro gioco magari portando a casa qualche piccolo premio. Con i secondi invece molto spesso avremo un piccolo "plus" per tenerci in pari in previsione di qualche perdita iniziale per comprendere le dinamiche del gioco. E ovviamente si comincia dal basso, perchè la strada per i livelli più alti è lunga e iniziare subito giocando contro avversari forti non è la scelta migliore.

 

Meno mani giocate, più aggressività

 

La voglia di giocare porta molto spesso a giocare tante mani quando si comincia, il che è necessariamente un grosso errore per tanti motivi. Non siamo in condizioni di gestire al meglio così tante situazioni di gioco diverse, per cui finiremo molto spesso per investire chips anche quando non è il caso di farlo. In ogni caso, oltre a selezionare meglio le mani con cui entrare in gioco, è necessario poi giocarle in maniera aggressiva. Non c'è niente di peggio di un player "loose" (che gioca tante mani) e pure "passive" (che rimane passivo al gioco). Quello è il modo migliore per perdere costantemente e soprattutto non migliorare mai nel gioco.

 

Non essere mai il primo a "limpare"

 

Ci sono molti professionisti anche di alto livello che oggi utilizzano la "limp" strategy, ovvero iniziare il gioco mettendo solo il buio come puntata. Ma quella è una vera e propria strategia, che ha poi diverse dinamiche nel post flop per sfruttarla al meglio. Nei livelli bassi invece, vedremo spessissimo entrare in gioco limpando in apertura, perchè sono tanti i player che vogliono "vedersi il flop" spendendo poco. Ecco, non facciamolo mai se possibile. Almeno non quando siamo i primi ad aprire il gioco. Considerate che le nostre possibilità di vincere quella mano calano drasticamente rispetto invece ad una apertura classica con un "raise". Diverso invece il discorso se già qualcuno ha "limpato" prima di noi, in quel caso possiamo anche provare con mani marginali magari utili per chiudere qualche progetto.

 

No al Bluff, si al semi-bluff

 

Non esiste un giocatore vincente a poker che non usi anche il bluff come arma per portarsi a casa qualche piatto. Il punto è che il bluff è una mossa che va studiata per bene, che non può essere fatta a caso e deve avere una sua coerenza. In attesa di riuscire a padroneggiarla al meglio, puntiamo semmai a fare dei semi-bluff quando abbiamo almeno qualche out ancora che può venirci in aiuto. Se non riusciremo a far credere qualcosa di coerente ai nostri avversari, avremo almeno la possibilità di migliorare ancora il nostro punto.

 

Attenzione dal grande buio

 

Difendere il buio a spada tratta è uno degli elementi che contraddistingue di più i novizi del poker. Non perchè sia sempre sbagliato, ma perchè lo si vede fare spesso con mani "trash" che poco lasciano alla strategia. Non lasciamoci prendere dal fatto di avere già investito denaro sul piatto, ma valutiamo bene di volta in volta. Tendenzialmente lasciamo stare tutte le mani veramente sconnesse, stringiamo il nostro range su aperture dalle prime posizioni e allarghiamo magari da quelle più vicino al bottone, stiamo attenti alla dimensione del rilancio avversario stringendo o allargando a seconda dell'ulteriore denaro da investire sul piatto, e infine valutiamo quanti altri giocatori ci sono nella mano e il loro relativi stack.

 

Nel dubbio, folda

 

Sembra una cosa scontata, ma la scelta su quando foldare è una delle componenti fondamentali di tutti i grandi campioni. La bravura sta infatti proprio nel capire quando è meglio abbandonare la mano e quando invece ci sono margini di profitto nel chiamare. Ma per arrivare a quel livello, c'è bisogno di tanta esperienza e di tanto studio, per cui quando si è alle prime armi e c'è un grosso dubbio su cosa fare, sempre meglio foldare.

Wallpaper download

Seguici