Phil Galfond venera Phil Hellmuth, ma Olivier Busquet lo blasta!

Sembra essere partito un nuovo interessante e succulento flame tra due tra i giocatori di poker più forti in circolazione. Da una parte c’è Phil Galfond, che durante la challenge da lui stesso creata all’inizio di quest’anno trova il tempo per esprimere opinioni e pensieri sui social. Dall’altra parte c’è Olivier Busquet, il quale non ha avuto pietà del suo rivale e connazionale, soprattutto in merito al suo ultimo pensiero. Il protagonista di questo flame, stavolta in maniera involontaria, è Phil Hellmuth.

 

 

The Poker Brat è stato al centro di un pensiero, senza dubbio positivo, espresso da Galfond nelle scorse ore su Twitter. Un post piuttosto lungo, derivato dalla visione del secondo episodio di High Stakes Duel, in cui Hellmuth ha sfidato e superato Antonio Esfandiari dopo la vittoria nel primo heads up. E a giudicare dalle parole di Galfond, emerge una profonda stima nei confronti del primatista di braccialetti vinti alle World Series of Poker.

 

Phil Hellmuth è uno dei più iconici giocatori di poker al mondo, se non il più iconico – ha scritto Galfond nel suo post - . Ha vinto più braccialetti alle WSOP di chiunque altro e la sensazione è che non abbia intenzione di fermarsi. Non per il momento. Le abilità di Phil al tavolo, per quanto ne sappia, non sembrano portare al rispetto delle nuove generazioni. Ma lui mi dà la sensazione di pensare ‘io continuo a vincere e loro continuano a non rispettarmi, cos’altro devo fare?’”.

 

A proposito di quanto ha visto durante High Stakes Duel, Galfond si espone così: “Mi aspettavo che Antonio (Esfandiari, ndr) fosse abbastanza favorito. Di certo nutro grande rispetto per il modo in cui Phil gioca, ma un heads up No Limit Hold’em è decisamente diverso rispetto a un tavolo full ring. Chiaramente non farò spoiler sull’esito di questa partita perché è davvero bella da vedere, ma il punto del mio post riguarda il modo in cui Hellmuth ha giocato”.

 

La mia percezione dello stile di gioco di Phil è cambiata radicalmente – ammette Galfond - . Non è di certo un professore nel giocare heads up, ma ha avuto la grande capacità di adattarsi a ogni singolo spot. Specialmente nella seconda partita, la capacità da parte sua di leggere le situazioni è stata incredibile. La cosa più incredibile è che Phil sia riuscito a mettere tutto ciò in pratica contro Antonio, che è un giocatore che di certo non lascia trasparire tell al tavolo”.

 

Nonostante questa autentica sviolinata, non sono mancate le critiche. E come abbiamo detto, è stato soprattutto Busquet a rivolgersi in maniera poco carina nei confronti di Galfond. “Questa è una delle cose più stupide che io abbia mai letto da parte di qualcuno che rispetto. Non si capisce il punto oppure è totalmente sbagliato su tutte le questioni più importanti della sua argomentazione. In più si scusa in maniera formale con il più odioso e maniaco di sé nell’industria del poker”.

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