Rozvadov si ferma: King’s Casino chiude ancora una volta

Ancora una volta, una delle cattedrali del poker e del gioco d’azzardo live in Europa è costretta a chiudere i battenti, seppur a tempo determinato. Stiamo parlando del King’s Casino di Rozvadov, la casa da gioco fondata da Leon Tsoukernik che è diventata ormai uno dei principali punti di riferimento per gli amanti del gaming che confluiscono da tutto il Vecchio Continente. Ancora una volta, alla base dello stop alle attività c’è l’emergenza Covid.

 

 

Ricorderete che nel corso della primavera, quando ancora la diffusione del Coronavirus non era ancora così minacciosa, i gestori del King’s Casino avevano in un primo momento bandito tutti i giocatori italiani. Il provvedimento era stato considerato severo ma inevitabile, considerando il fatto che il nostro era il Paese europeo con il maggior numero di casi. Da allora le cose sono peggiorate altrove, tanto da obbligare alla chiusura unilaterale.

 

Poi, con il passare del tempo, le cose sono gradualmente migliorate, tanto da consentire la riapertura progressiva del King’s a tutti i giocatori, compresi gli italiani che per primi erano stati lasciati fuori. Sono partiti anche i primi tornei con centinaia di iscritti, ovviamente seguendo alla lettera (nei limiti del possibile) le normative anti-Covid. Ma nel frattempo, la situazione del contagio in Repubblica Ceca si è fatta nuovamente critica.

 

Il Paese, nella sola giornata di ieri, ha fatto segnare un nuovo record negativo di casi giornalieri, con oltre 5.300 soggetti risultati positivi. Per questo motivo diverse attività sono state chiuse dal Governo di Praga. E tra questi non potevano non esserci i casinò, luoghi nei quali non mancano gli assembramenti di persone in diverse zone. Inoltre, il fatto di vedere picchi così alti di nuovi positivi non fa dormire sonni tranquilli.

 

Ecco allora che il governo della Repubblica Ceca ha deciso di correre ai ripari e di imporre nuove restrizioni, se possibile anche più rigide rispetto a quelle in vigore durante la primavera. In un primo momento, al King’s Casino di Rozvadov era consentito giocare senza dover per forza indossare la mascherina. Non appena c’è stato un primo picco di nuovi casi di positività, alle case da gioco è stato imposto l’uso dei dispositivi di protezione individuale in tutte le aree.

 

E così si è giunti alla decisione di chiudere tutto, con la data del 25 ottobre che è quella dopo la quale ci si aggiornerà. Si opterà per la riapertura o per la proroga della chiusura, in base alla situazione dei contagi nel Paese. Intanto, mentre il King’s Casino resta chiuso, rimangono aperti sia l’hotel adiacente che il ristorante Radimsky. I luoghi di ristorazione, infatti, non sono inseriti nelle nuove restrizioni.

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