Phil Ivey è tornato: “Sento di nuovo il fuoco dentro”

Phil Ivey sembra essere tornato a pieno regime nel giro che conta del poker internazionale. Quello che si sta per concludere è stato un anno durissimo, forse il più duro per tutto il movimento, costretto a non ritrovarsi live nei tornei più importanti al mondo. In ogni caso, nonostante il periodo molto negativo, Phil sembra essersi ripreso in termini psicologici. E lo ha raccontato a un suo illustre collega, Barry Greenstein.

 

 

Per cause di forza maggiore le mie apparizioni negli eventi in terra americana si sono diradate. Inizialmente ho sofferto tanto: il poker è sempre stata la mia vita. Non è stato facile dover rinunciare a tornei come le WSOP. Poi ho cercato di lavorare su me stesso, sul mio spirito. Mi sono occupato dei miei affari, ho giocato molto a golf, sono entrato a far parte del mondo dello Yoga e della meditazione”.

 

Nel corso del nuovo brano della sua chiacchierata con Greenstein, Ivey ha fatto anche capire che la spinta dei familiari è stata fondamentale. Un impulso e un aiuto entrambi decisivi per farlo reagire: “Infine, come sempre, la famiglia è la parte più importante in questi momenti. Il posto migliore in cui rifugiarsi. Ma soprattutto ho cambiato il mio modo di pensare. Fino a poco tempo fa ero uno dei tanti che si godeva poco il presente e si preoccupava di costruire a tutti costi un futuro radioso”.

 

La svolta mentale di Phil Ivey è partita dalla capacità di vivere alla giornata. Non manca la sua proverbiale capacità di programmare la vita, ma c’è stato anche un leggero cambio di mentalità: “Certo, il domani è importante, ma ho imparato a godermi il presente, vivere giorno per giorno e senza guardare troppo lontano. Meno stress, meno ansie e meno paranoie. Sono grato per quello che posso avere ogni giorno e mi preoccupo esclusivamente dell’oggi. E’ stato fondamentale questo passaggio nella mia vita”.

 

Da qui la capacità di tirare fuori il suo lato migliore. Quella competitività che ha reso Phil Ivey il più forte pokerista al mondo. E ora tutto ciò sembra essere finalmente tornato a galla: “Non solo ho voglia di giocare, ma sento proprio il fuoco dentro. Sono rinato come giocatore e rivedo lo stesso entusiasmo di quando ho iniziato quasi 25 anni fa. Certo all’epoca ero più giovane ed è normale avere una certa carica addosso. Passati i 40 anni non è facile ritrovare alcuni stimoli, eppure sento le stesse sensazioni di allora”.

 

Dunque Phil Ivey, in vista di un 2021 che potrebbe finalmente riportare tutti ai tavoli per giocare i più importanti tornei di poker, lancia il messaggio ai suoi rivali. Potrebbe essere tornato in pista il più forte di tutti: “Si, ho veramente voglia di giocare. Di sedermi ad un tavolo e combattere per arrivare al successo finale. Non che questo sia mai svanito, ma negli ultimi anni la mia mente era occupata da altri pensieri. Adesso, a mente sgombra, posso tornare ad essere pienamente Phil Ivey”.

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