Le WSOP ripartono: “Ecco perché abbiamo accorciato il Final Table del Main Event”

Dopo tanta attesa e oltre un anno in cui c’è stata la grande mancanza di azione ai tavoli, tornano ufficialmente le World Series of Poker nella loro forma tradizionale. L’edizione del 2021 della più grande e prestigiosa kermesse dedicata al poker dal vivo torna a Las Vegas, dopo che la scorsa edizione è stata la prima in assoluto (e si spera anche l’ultima) che si è disputata per intero in forma digitale attraverso il client ufficiale.

 

 

La schedule dalla prossima edizione delle WSOP vanta ben 88 tornei con altrettanti braccialetti messi in palio dagli organizzatori. Ci saranno alcune novità in calendario, con alcuni tornei che verranno rimossi (come il Big 50 previsto solamente per le ‘nozze d’oro’ delle World Series) e altri che appariranno nel programma per cercare di renderlo ancor più sfizioso e frizzante.

 

La redazione di PokerNews ha voluto intervistare Ty Stewart. Il direttore esecutivo delle World Series of Poker è partito parlando della grande gioia per la possibilità di tornare a far svolgere eventi dal vivo, dopo le ultime ottime novità sul fronte pandemico: “Gli sviluppi positivi sulla salute e i protocolli di sicurezza nel Nevada ci hanno permessi di avere maggiore chiarezza sull’ambiente operativo, la capacità e l’abilità generale per organizzare le WSOP in base alle aspettative dei giocatori”.

 

In tal senso è da lodare l’iniziativa degli organizzatori, i quali hanno cercato di mettere a punto un sistema per ridurre al minimo le code e le attese al desk. Sia per una questione organizzativa che per il caso sanitario: “Sarà una delle iniziative più importanti del 2021. Speriamo che i giocatori ci aiutino. Abbiamo bisogno di più persone che sfruttano la registrazione elettronica. È molto più semplice di quanto i giocatori non pensino”.

 

Un altro punto focale delle prossime World Series of Poker riguarda lo svolgimento del tavolo finale del Main Event. Si è passati dai vecchi tre giorni agli attuali due. Ty Stewart ha spiegato il motivo di questa riduzione dei tempi, legata anche all’accordo con il broadcaster ufficiale: “In realtà non c’è mai stato bisogno di 3 giorni. Era un accordo che avevamo con ESPN. Il nostro nuovo partner, CBS, ha un format diverso che richiede solo due giorni di gioco. Meglio anche per i giocatori, abbiamo già quattro starting day”.

 

Ma quali sono le aspettative degli organizzatori delle World Series per la prossima edizione? Stewart non vuole girarci troppo intorno e va subito dritto al punto: “Ci aspettiamo divertimento. Abbiamo uno sponsor pronto a regalare l’ingresso agli Hall of Famer e fornire un premio a chi tra loro andrà più avanti, perciò speriamo che le leggende partecipino in massa e che sia un evento speciale per i fan”.

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