Davidi Kitai ci introduce alla maniera giusta per affrontare i periodi di bad run. Anche i campioni, del resto, ci passano: “Quasi tutti hanno già sperimentato questa situazione anche se è più comune online che dal vivo. Con il mio gioco piuttosto “a bassa varianza” mi capita un po’ meno spesso degli altri, ma rimane una cosa standard quando hai scelto di fare il giocatore professionista. E c’è anche l’altro lato della medaglia, la varianza positiva: periodi in cui runni davvero bene, anche se te ne accorgi meno quando sei dalla parte giusta.”
Ma qual è il rischio più grande quando si entra in bad run? Il campione belga passa attraverso più aspetti: “Ci sono diversi tipi di rischi. Il rischio del tilt che ci fa giocare meno bene senza che neanche ce ne accorgiamo. Il rischio di perdere la fiducia, che ci fa dubitare del nostro modo di giocare. Il rischio di perdere la motivazione, visto che il poker è divertente quando vinci, ma se vai incontro a una serie di sconfitte potresti non voler più giocare”.
Davidi Kitai ci "spiega" la bad run
Durante il suo discorso, Davidi Kitai fa capire che la varianza va in un certo senso rispettata. Anche perchè se si cerca di andarle oltre, i rischi sono molteplici: “Bisogna accettare il ruolo della varianza nel poker e non dubitare quando i risultati non arrivano. A volte puoi vincere giocando male e perdere giocando bene. Questo è un po’ il paradosso del poker ed è ciò che rende difficile guardare al proprio gioco con occhio autocritico”.
Per questo motivo ogni giocatore, come spiega il belga, non deve mai perdersi d'animo: “La fiducia è un aspetto estremamente importante nella prestazione ottimale di qualsiasi atleta. Ai giocatori che stanno attraversando un periodo difficile ai tavoli consiglio di abbassare i propri limiti di gioco e di selezionare meglio i tornei privilegiando quelli con EV più alto, ma anche quelli in cui si divertono di più. Questo per riscoprire il piacere della vittoria e ritrovare fiducia”.