
La donkbet, come suggerisce il nome, è una linea usata spesso dai giocatori occasionali ma quasi mai dai regulars. In realtà si tratta di una linea profittevole se implementata nel modo giusto ed è importante imparare ad usarla. Vediamo come.
Cosa è una donkbet
Per donkbet si intende una puntata effettuata fuori posizione prima ancora che il giocatore con l’iniziativa abbia l’opportunità di effettuare una cbet.
Se il giocatore che ha aperto preflop effettua un check back al flop, una puntata al turn non è ritenuta una donkbet in quanto l’original raiser ha già rinunciato all’iniziativa effettuando un check. Lo stesso vale per una puntata in posizione dopo il check dell’original raiser ed in questi casi si parla di “bet versus missed cbet”.
La donkbet può essere effettuata su ogni strada, interrompendo così la sequenza di cbet dell’avversario.
In quali situazioni è profittevole effettuarne una
Prima di capire se una donkbet sia una buona idea o meno, è necessario dare uno sguardo al giocatore che ha aperto preflop. Si tratta di un giocatore aggressivo o passivo? Ci si può aspettare una cbet in questa situazione?
Se ci si aspetta che il proprio avversario sia aggressivo ed effettui quindi spesso una cbet, la donkbet perde molto del suo significato. In tal caso un check/call o un check/raise risultano le opzioni migliori con tutto il proprio range.
L’obbiettivo della donkbet è ingrossare il piatto senza perdere una strada di puntate, quindi mostra i risultati migliori contro i giocatori più passivi.
Si tratta di una linea molto efficace anche nei piatti multi-way: in queste situazioni i propri avversari giocheranno in modo piuttosto lineare e di solito non abuseranno della cbet.
Una certa attenzione va prestata anche al board. Sui board più disconnessi, come ad esempio K-x-x o A-x-x, è lecito aspettarsi molte cbet a prescindere dal proprio avversario. Per questo motivo le donkbet sono molto più frequenti sui board connessi, dove ci si aspetta un certo numero di check back.
Quali mani utilizzare
In genere la donkbet andrebbe effettuata con mani di valore e progetti.
Se il proprio avversario è passivo (o ci si trova in un piatto multi-way) e si ha un mano forte, non si vuole affatto perdere una strada di valore. Prendere l’iniziativa è il modo migliore per garantirsi che ciò non accada.
Si tenga a mente che quando si ha un progetto ottenere una carta gratis non è un gran risultato e centrare la propria mano dopo un check back rende piuttosto difficile farsi pagare un piatto grosso.
A quel punto infatti il proprio avversario, che ha già dimostrato debolezza con un check, si troverà ancora di più in difficoltà e finirà quasi sempre per fare fold. I colori e le scale sono punti profittevoli solo se il piatto è già grosso quando li si centra.
Una donkbet con un progetto aggiunge inoltre fold equity alla propria equity, garantendo maggiori possibilità di vincere il piatto e offrendo opportunità di bluff su più strade.
A meno che non si abbiano informazioni specifiche sul proprio avversario, la donkbet andrebbe evitata se si ha una mano senza equity.
Ancora una volta nel poker non esistono azioni sempre sbagliate o sempre corrette. La donkbet è una mossa interessante, sulla quale è importante non avere alcun tipo di pregiudizio e da utilizzare ogni volta che la situazione lo richiede.