POKER E MATEMATICA: 3 CONCETTI IMPORTANTI

Per una comprensione del poker a 360° la matematica è di vitale importanza. Ecco tre concetti che ogni giocatore dovrebbe conoscere.

 

Molti giocatori trascurano l’aspetto matematico del poker, concentrandosi solo sulla logica e la forza mentale. In realtà tutti questi sono importanti in egual modo e la matematica è essenziale per un’analisi oggettiva delle proprie decisioni.

Punto di Break Even
Quando si effettua una puntata (o un rilancio), si sta rischiando una certa quantità di chips per avere la possibilità di vincere il piatto subito. Se il proprio avversario folda abbastanza spesso, si arriva ad un punto in cui una puntata risulta sempre profitevvole. È questo il punto di Break Even.

La formula per trovarlo è la seguente:

BE = puntata / (puntata + pot)

Si supponga ad esempio di puntare 75 su un piatto da 100. Il punto di Break Even viene calcolato nel seguente modo:

BE = 75 / (75+100) = 0.43 = 43%

Pertanto, se il proprio avversario foldasse più del 43% delle volte a una puntata del genere, questa sarebbe sempre profittevole.

Ecco i punti di Break Even per le size di puntata più comuni:
- 1/2 pot bet = 33%
- 2/3 pot bet = 40%
- pot bet = 50%
- 2x pot bet = 67%

Il punto di BE è piuttosto veloce da calcolare ed è in grado di fornire un feedback istantaneo sulla qualità di una puntata in bluff.

Fold %
Indica la percentuale di volte in cui ci si aspetta fold da parte del proprio avversario a seguito di una giocata aggressiva.

Viene spesso combinata con il punto di BE quando si vogliono trovare buone opportunità di bluff.

Calcolarla in modo preciso al tavolo non è così semplice, ma risulta molto importante nella review post-sessione.

Il procedimento consiste nel fare una stima del numero di combinazioni che costituiscono il range del proprio avversario in un dato momento della mano e vedere quante di queste verrebbero foldate a fronte di una certa puntata.

Supponiamo ad esempio di aprire preflop e ricevere il call di un giocatore con un valore di coldcall pari all’8%. Questo corrisponde grossomodo a tutte le coppie da 22 a TT, i suited connectors da 67s in su, A2-A5s e qualche suited broadway (TJs, JQs+, KQs). Si tratta di 106 combinazioni totali.

Quale sarà la sua fold % su un board come JcQcAd?

Su questo board è lecito aspettarsi fold da tutte le pocket pairs del suo range (54 combo) e i suited connectors che non hanno un progetto a colore (12 combo). Il proprio avversario starà quindi foldando 66 combo su 106 totali, equivalente ad un Fold % del 62%. Questo valore si potrà quindi combinare con il punto di BE per valutare l’efficacia di un bluff.

Valore atteso
Il valore atteso o EV (dall’Inglese Expected Value) serve a valutare quanto una certa giocata sia profittevole.

Lo si può calcolare tramite la seguente formula:

EV = (chance di vincita * potenziale profitto) – (chance di perdita * potenziale perdita)

Supponiamo ad esempio di puntare 75 bui su un piatto di 100 bui in bluff aspettandoci un 60% di fold da parte del proprio avversario.

EV = (0.60 * 100) – (0.4 * 75) = 60 – 30 = +30 bui

In questo caso la giocata risulta profittevole, nello specifico ci si aspetta di vincere 30 bui sul lungo periodo. Ma cosa accade sostituendo il proprio avversario con una calling station, che magari folderà soltanto il 20% delle volte?

EV = (0.20 * 100) – (0.80 * 75) = 20 – 60 = -40 bui

In questo caso l’EV del bluff è negativo ed il bluff costerà 40 bui sul lungo periodo.

Questi concetti dimostrano quanto la matematica sia importante nel Texas Hold’em. Non si tratta ad ogni modo di calcoli complessi e anche i giocatori che hanno più problemi con i numeri dovrebbero riuscire a destreggiarsi in queste operazioni.

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