Tra tutte le meteore alle quali abbiamo assistito in questa seppur giovane storia del Poker a partire dall’era Moneymaker scoppiata nell’estate 2003 all’indomani della vittoria del Main Event WSOP da parte dell’allora sconosciuto statunitense, è certamente degna di menzione la storia di un programma televisivo andato in onda alla fine del 2007 sul canale inglese “BBC Two”, intitolato semplicemente “Food Poker”.
La trasmissione si poneva come obiettivo principale quello di cavalcare l’onda, in quel tempo certamente sontuosa, del successo che il poker europeo stava riscuotendo presso tutte le fasce d’età.
Non a caso fu scelta una fascia oraria tutto sommato poco consona rispetto alle abitudini del classico pokerista: l’ora del te, intorno alle 17:30, in modo da non destare sospetti su una trasmissione che non si poneva il fine di trasformarsi in un programma di nicchia per soli pokeristi, ma abbracciare la maggior parte possibile dei telespettatori della fascia pomeridiana. Il programma durava circa 45 minuti ed era presentato dall’anchor man britannico Matt Allwright, conosciutissimo in Inghilterra ancora oggi per la presentazione di “Watchdog”, un programma molto simile al nostro “mi manda Raitre”, per intenderci, coadiuvato dalla voce fuori campo di Jeni Barnett; esso era incentrato sulla preparazione e presentazione di piatti di cucina, sulla base di 2 speciali ingredienti tutti diversi tra loro.
Questi due ingredienti venivano distribuiti sotto forma di carte da gioco ad ognuno dei 4 concorrenti, i quali li dovevano abbinare con quelli che venivano suggeriti dalle carte comuni del board, esattamente come nel Texas Hold’Em. A valutare la credibilità e la bontà dei piatti preparati, ci pensava una giuria di una mezza dozzina di chef di caratura internazionale, i quali, in base ad un sistema di aggiunta o sottrazione di chips dei concorrenti, decidevano quale dei 4 piatti avrebbe vinto la gara.
La cosa sulla quale gli ideatori pensavano potesse far leva un programma di questo tipo, consisteva nel giudizio preventivo che la giuria esprimeva prima della preparazione del piatto, utilizzando un “call” se pensavano che il candidato potesse riuscire a cucinare qualcosa di soddisfacente, mentre dichiaravano “fold” nel caso in cui la loro impressione fosse quella che il piatto del concorrente non avrebbe avuto successo alcuno.
Dopo un inizio incoraggiante, la trasmissione non suscitò l’interesse e il clamore che i suoi ideatori speravano, tanto che il periodo di programmazione fu piuttosto breve, dal 29 ottobre al 7 dicembre del 2007.
La trasmissione si poneva come obiettivo principale quello di cavalcare l’onda, in quel tempo certamente sontuosa, del successo che il poker europeo stava riscuotendo presso tutte le fasce d’età.
Non a caso fu scelta una fascia oraria tutto sommato poco consona rispetto alle abitudini del classico pokerista: l’ora del te, intorno alle 17:30, in modo da non destare sospetti su una trasmissione che non si poneva il fine di trasformarsi in un programma di nicchia per soli pokeristi, ma abbracciare la maggior parte possibile dei telespettatori della fascia pomeridiana. Il programma durava circa 45 minuti ed era presentato dall’anchor man britannico Matt Allwright, conosciutissimo in Inghilterra ancora oggi per la presentazione di “Watchdog”, un programma molto simile al nostro “mi manda Raitre”, per intenderci, coadiuvato dalla voce fuori campo di Jeni Barnett; esso era incentrato sulla preparazione e presentazione di piatti di cucina, sulla base di 2 speciali ingredienti tutti diversi tra loro.
Questi due ingredienti venivano distribuiti sotto forma di carte da gioco ad ognuno dei 4 concorrenti, i quali li dovevano abbinare con quelli che venivano suggeriti dalle carte comuni del board, esattamente come nel Texas Hold’Em. A valutare la credibilità e la bontà dei piatti preparati, ci pensava una giuria di una mezza dozzina di chef di caratura internazionale, i quali, in base ad un sistema di aggiunta o sottrazione di chips dei concorrenti, decidevano quale dei 4 piatti avrebbe vinto la gara.
La cosa sulla quale gli ideatori pensavano potesse far leva un programma di questo tipo, consisteva nel giudizio preventivo che la giuria esprimeva prima della preparazione del piatto, utilizzando un “call” se pensavano che il candidato potesse riuscire a cucinare qualcosa di soddisfacente, mentre dichiaravano “fold” nel caso in cui la loro impressione fosse quella che il piatto del concorrente non avrebbe avuto successo alcuno.
Dopo un inizio incoraggiante, la trasmissione non suscitò l’interesse e il clamore che i suoi ideatori speravano, tanto che il periodo di programmazione fu piuttosto breve, dal 29 ottobre al 7 dicembre del 2007.