Poker e Orologi: Royal Oak di Audemars Piguet


Cari amici, oggi parliamo della storia di uno degli orologi più desiderati dagli amanti del Poker (e non solo) che si caratterizza per raffinatezza ed eleganza, adatto quindi ad ogni contest: il Royal Oak.

 

Nato nel 1972, è  stato, senza dubbio, uno dei modelli, se non ‘il modello’, che ha consentito il grande successo della casa produttrice Audemars Piguet.

Il nome, Royal Oak, ha un origine molto interessante:

Quercia Reale” infatti, non è una semplice denominazione a caso, bensì richiama un curioso fatto storico che vede protagonista Carlo II Re di Inghilterra, che nel tentativo di salvarsi la vita si nascose su di una quercia, cosa che gli consentì di rivendicare il proprio potere e di salire nuovamente al trono, aneddoto che viene ancora ricordato dalla marina militare inglese, dove alcune flotte portano questa denominazione di “Royal Oak”.

Questo modello nasce da un periodo di generale crisi nel mercato dell’orologeria, causato dalla massiccia vendita del quarzo, importato dal Giappone.

Serviva così un’idea brillante, per la quale spiccare in mezzo a tanto altro. Questa arrivó grazie ad Alessandro Marchi che propose un’innovazione vera e propria che consisteva non solo nel tenere in considerazione l’aspetto sportivo, ma anche quello della lavorazione specifica di un metallo “povero”, quale l’acciaio, in un modo molto più attento, come accadeva proprio per la lavorazione dell’oro. Si attenzionó anche il quadrante, la lunetta e la forma in generale.

Fu Gerald Genta ad occuparsi del bracciale, lavorato tra gli anni 60-70, attribuendo a questo stupende caratteristiche ergonomiche , funzionali ed estetiche, come la forma ad ottagono.

In particolare vennero montate delle piccole viti sulle lunette, messe in seguito ad un’ispirazione ottenuta dopo aver guardato il casco di un palombaro.

Quando finalmente venne messo in commercio, tra complimenti e lamentele per via del non tanto modico prezzo di settecentomila lire, riuscì a fare colpo e a garantire il futuro dell’azienda, che successivamente creò delle varianti.

Oggi ne esistono svariati modelli con prezzi a partire da circa 13.000€ fino ad arrivare a oltre 1.350.000, ma di certo il più diffuso è il 15300ST che di listino costa più o meno quanto il suo nome.

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