Il prestigioso e famoso evento delle WSOP, il “Big One For One Drop” dall’incredibile buy in di 1 milione di dollari si è svolto due volte sino ad ora, nel 2012 e 2014 ed, in entrambi i casi, al vincitore sono andate cifre da far girare la testa. La prima fu vinta da Antonio Esfandiari che si aggiudicò 18,3 milioni di dollari, e la seconda fu vinta da Daniel Colman per un bottino di 15,3 milioni. Recentemente entrambi i Campioni hanno preso parte ad una bellissima iniziativa di beneficenza organizzata dall’associazione Tia’s Hope, con lo scopo di raccogliere fondi per fare regali ai bambini in ospedale. Esfandiari già lo scorso anno diede un supporto decisivo alla Tia’s Hope nell’organizzazione dell’ Annual Poker For Hope Event, torneo ovviamente benefico dal Buy-in di 500$ con Rebuy e Add-on, il quale ricavato fu investito per feste negli ospedali e viaggio finale a Las Vegas. Quest’anno la seconda edizione si è svolta al Ceasers Palace e per rendere l’evento più appetibile sono stati messi in palio 25.000$ per il vincitore. Dan Colman ha fatto parlare di sè sia per i risultati e le vincite record da lui ottenute, ma anche per la sua totale abulia verso Media e Notorietà. Ricordiamo quando subito dopo la conquista proprio del “One Drop” Dan si rifiutò di rilasciare interviste e perfino di sorridere nelle foto di premiazione. Malgrado i suoi atteggiamenti spesso apatici Colman è pero impegnato in prima persona a far beneficenza. Dan supporta fortemente la “One Drop Foundation”, la fondazione Benefica creata da Guy Lalibertè che combatte la povertà nel mondo, e prova a trovare fonti di acqua ingeribili per le popolazioni che ne necessitano. Fa davvero bene sapere che due campioni del calibro di Esfandiari e Colman siano impegnati in prima persona nel fare del bene, magari tentando di dare a chi ha più bisogno un pizzico di quello che il Poker è riuscito a dare loro. Well Done.
Alte, basse, fluorescenti, con borchie o strass, oggi le sneakers rappresentano una delle calzature più gettonate, indossate da persone di ogni età ed in ogni contesto, anche quello pokeristico, dove sono, senza dubbio, tra le preferite dei players di tutto il mondo. Questa grande versatilità é dovuta al fatto che la moda prevede che queste stiano alla base di ogni outfit, di ogni genere, dai semplici jeans, agli shorts e le gonne, creando cosi un nesso tra comodità e tendenza. Come ogni cosa che ci circonda, anche le sneakers sono caratterizzate da una particolare ed affascinante storia che fa risalire l’origine di questo prodotto all’epoca delle colonizzazioni del XVI secolo. Infatti, furono gli Indiani, attraverso la raccolta del lattice, a creare le prime rudimentali “suole” per riuscire a proteggere i piedi. Tuttavia, solo nel XIX secolo fu possibile la creazione di alcuni particolari stampi in cui sciogliere questa sostanza, per produrre le prime vere e proprie scarpe, richieste per lo piu’ dagli amanti delle attività sportive, come il tennis. Infatti é proprio grazie allo sport che si deve il grande successo delle scarpe, in particolare ricordiamo le olimpiadi di Atene nel lontano 1896, fino ad arrivare al mondo dei campionati sportivi di basket, e quindi al XIX secolo, caratterizzato dallo scoppio dei grandi trand produttori di scarpe da ginnastica, come Converse, Nike, Puma, Adidas. Successivamente é stata resa possibile una vasta gamma di modelli e colori, divenendo più accessibili a tutti ed in ogni contesto. Eppure, possiamo affermare che questo valido prodotto é nato per errore! Il suo inventore, Charles Goodyear, al momento della dimostrazione della “gomma-suola” che aveva inventato, la perse letteralmente dalle mani, facendola cadere su una stufa calda. Inconsciamente però, egli attivò il processo di vulcanizzazione che prevede l’utilizzo non solo della gomma, ma anche dello zolfo e del calore. Tuttavia, come spesso accade, ai geni viene riconosciuto il merito solo dopo il passare di anni e spesso in questo lungo frangente non riescono a ricavare il becco di un quattrino. L’invenzione, per cosi dire, gli venne rubata dalla concorrenza che riuscì nell’opera di produzione in tempi piu rapidi! Nonostante questo, oggi possiamo usufruire di un modello di scarpa comoda, alla portata di tutti e che in qualche caso consente di esprimere la nostra personalità!
Avete capito bene cari amici di PlanetWin365! Dopo piu’ di trent’anni di storia, il ‘Cirque du Soleil‘ nato nel lontano 1984 grazie a Guy Laliberté, potrebbe diventare oggi di proprietà altrui, in quanto messo in vendita a 2 miliardi di dollari! Nonostante si tratti di una cifra da capogiro, ad essere più grande è l’amarezza dei 1.600 dipendenti che hanno ben compreso che presto per questo magnifico circo arriverà la fine, che al contempo segnerà l’inizio di una nuova era dalla quale però non si sa cosa aspettarsi con certezza. La domanda di fondo però, anche in questo caso è: perché? Ci viene difficile credere che Guy Laliberté possa avere problemi economici, considerato il fatto che secondo le stime Forbes, possiederebbe un patrimonio di 1,97 miliardi di dollari. Inoltre, é conosciuto anche per essere il noto organizzatore dell’evento “Big One for One Drop” e dunque amante del poker. Qualunque siano le motivazioni, i compratori non mancano. Secondo alcune indiscrezioni, Laliberté non abbandonerà del tutto la compagnia, infatti manterrà il 10%, mentre le percentuali restanti andranno per il 60% al TGP Capital e il restante 30% al Fosun Capital e al Caisse de Depot. Tuttavia ancora niente é certo, ma si spera che questa vendita non provochi un cambiamento tale da causare delle modifiche radicali a quello che da sempre viene conosciuto come uno degli eventi piu straordinari.
Se siete in vena di cambiamenti radicali nella vostra vita e state cercando un posto in cui ricominciare, nessun problema! Vi offriamo infatti, un’allettante (quanto improponibile) opportunità! Se ne avete la possibilità, trasferendovi a Las Vegas, avrete l’opportunità di vivere a casa del famoso poker player Barry Shulman, ovviamente dopo averla comprata ‘solamente’ a 4,9 milioni di dollari! Caratterizzata dal singolare stile francese del 17esimo secolo, l’abitazione si erge maestosa su tre piani, nei quali non si può fare a meno di notare le imponenti colonne, gli innumerevoli candelabri e le altre infinite decorazioni targate oro 18 carati, oltre al parquet e all’ arredamento super costoso. Se credete però che tutto questo sia eccessivo, non preoccupatevi! Lo stile Luigi XIV ha risparmiato i bagni della casa, cosa che rappresenta un po’ un paradosso, poiché si caratterizzano per essere super tecnologici, dotati di ToTo Toilet, e dell’immancabile Tv, oltre che del bidet, elemento che stride con le usanze francesi! Adottando un punto di vista meno ironico, notiamo come la cosa più curiosa sia proprio il fatto che Shulman adesso voglia vendere questa splendida proprietà, che sembrerebbe essere stata costruita dopo la super vittoria del 2009, alle WSOPE, pari a ben 801.603 sterline. Tuttavia, dopo aver deciso di mandare in porto il progetto, elaborato con la moglie, egli sborsò l’enorme cifra di 7 milioni per realizzarlo. Probabilmente, oggi sarà alla ricerca di qualcosa di nuovo o di meno pomposo, in ogni caso il vero punto interrogativo é: chi sarà a comprarla ?
Vi ricordate dello scandalo all’Ept di Deauville dove ad un torneo per sole donne, grazie ad una legge francese che tutela la parità di diritti tra i sessi, si iscrissero anche 22 uomini? La storia fa ancora parlare ed oggi ad esprimere il suo parere riguardo ai tornei rivolti alle sole donne è una delle rappresentanti mondiali del poker in rosa: Liv Boeree. La bella giocatrice britannica, trionfatrice all’EPT di Sanremo del 2010, che ha in attivo oltre 2.500.000 dollari di vincite live, si schiera totalmente a favore dei ladies event. Spiega che ritiene molto utili questo tipo di eventi ad avvicinare le donne al Poker, che adesso nei tornei live sono mediamente presenti con una sola rappresentante ogni 2 tavoli. Continua dicendo che in un mondo ideale, certo, non dovrebbero essere necessarie iniziative rivolte alle sole donne, ma considerata la realtà esistente, non trova niente di male. C’è da fare una considerazione: molte giocatrici, presenti spesso a questo tipi di eventi, poi non partecipano agli eventi aperti a tutti, forse proprio perchè ancora non se la sentono di affrontare tornei dai buy in importanti e proprio qui, allora, è da trovare l’utilità di questo tipo di iniziative: le donne che giocano a Poker sono tante, dovrebbero solo riuscire ad acquisire sicurezza e così, forse, riusciremmo a vederle in misura più massiccia, ad ogni evento. Liv, apprezza infine compagnie come la WSOP, che investono nell’universo femminile, che qualche anno fa lanciò l’offerta per le donne di pagare il Buy in del Main Event solo 1.000$ cosa che, comunque, diede origine a pareri molto discordanti, anche proprio tra le giocatrici che si sentirono oggetto di discriminazione. Insomma, il tema rimane sempre abbastanza controverso, ma in effetti cosiderando che sono sempre in tante a prendere parte ai Ladies Event è evidente che piacciono e di certo non fanno male al movimento che avrebbe bisogno certamente di nuovi partecipanti e se fossero donne, meglio ancora.