
Il Texas Hold'em, in un certo senso, è una questione di moda. Esistono infatti alcune tendenze che prendono piega in un certo periodo, per poi venire abbandonate in seguito ed eventualmente rispolverate. Un po' com'è accaduto ai pantaloni a zampa d'elefante o ai jeans a vita alta.
Negli anni in cui il poker stava vivendo il suo periodo d'oro, ovvero dopo l'exploit di Chris Moneymaker alle World Series Of Poker, 'limpare', cioè limitarsi al call senza aprire il gioco, era un'abitudine piuttosto diffusa. Col tempo però, l'aggressività si è rivelata la chiave per avere successo, come a suo tempo dimostrò il nostro Dario Minieri, il quale non si faceva scrupoli ad alzare la posta mettendo in crisi i professionisti più affermati a livello internazionale.
L'evoluzione e lo studio del gioco hanno portato a diverse evoluzioni, sia per quanto riguarda la fase preflop che quella postflop, ma al momento una cosa è certa: il 'limp' non è visto di buon occhio dai giocatori più esperti. Tanti amatori, che hanno sempre giocato per puro divertimento senza prestare troppa attenzione alla complessità di questo gioco, amano infilarsi in quanti più piatti possibili e, in alcuni casi, riescono a beffare anche i player più abili proprio grazie ad un semplice 'call'.
Per avere successo nel Texas Hold'em bisogna essere un passo avanti agli altri, e questo è risaputo, ecco perché ci siamo chiesti: e se il segreto per vincere fosse quello di avere una strategia bilanciata di 'limp'? Proviamo ad entrare più nel dettaglio.
Di recente pare stia tornando in auge il 'limp' da bottone dopo il fold dei giocatori alla destra. Già, un qualcosa che fino a qualche anno fa poteva sembrare blasfemo in realtà diventa profittevole in diverse circostanze. I motivi? Rubare i bui è diventata quasi una regola nel corso degli anni, tanto che al giorno d'oggi si difendono con un range decisamente più ampio.
Non solo, perché in caso di rilancio da parte del bottone, non di rado si assiste ad una 3-bet (sia dallo small che dal big blind) con suited-connectors, con Assi scarichi preferibilmente suited o altre mani con una discreta equity. Il tutto in modo da non essere costretti a foldare laddove il flop non sia dei più favorevoli.
Di fronte ad un limp però, l'incentivo al raise con un range troppo largo fuori posizione viene meno. Con una 3-bet infatti si possono portare a casa sia i bui che il rilancio, nel caso in cui l'original raiser sia disposto a passare. Un rischio 'profittevole' quindi, che perde il suo appeal di fronte al limp: che senso ha giocarsi un piatto più grosso essendo i primi a parlare, consci del fatto che prenderemo una coppia soltanto nel 25% dei casi? Per far si che questa strategia risulti efficace però occorre avere un range di limp bilanciato, ovvero essere capaci di chiamare sia con mani deboli che con il top del range, in modo da risultare illeggibili e sfruttare il vantaggio derivante dalla posizione.
Un altro caso in cui il limp può mettere in difficoltà anche i più esperti riguarda la classica 'mossa del nonno': un call a cui segue un controrilancio nel caso in cui qualcuno decidesse di aprire il gioco. Generalmente questa mossa viene effettuata in early position, in modo da offrire a più giocatori la possibilità di rilanciare, piuttosto che dalle posizioni più avanzate, come il cut-off o il bottone, sebbene vi sia margine di speculazione anche in late position.
Questi accenni non hanno la pretesa di fornire una panoramica completa delle innumerevoli e complesse dinamiche che interessano una strategia di limp bilanciata. Il nostro intento è solamente quello di porre una domanda piuttosto legittima: e se la chiave di volta negli anni a venire fosse il ritorno al limp? A voi la scelta!