
In tutte le discipline sportive, in ogni ambiente lavorativo, in ogni comparto sociale, ci sono sempre quei personaggi che per un motivo o per un altro non riescono a passare inosservati, devono per forza far parlare di loro.
Nel poker internazionale, già di per sé popolato da gente che prova a imporre il proprio ego sul resto della compagnia, ci sono alcuni elementi che non ce la fanno proprio a non cacciarsi nei guai e, essendo sempre nell’occhio del ciclone in un ambiente spesso coperto dai media, la cassa di risonanza offerta ad ogni passo falso del soggetto sarà davvero sontuosa.
Tra i giocatori che più si sono fatti notare sotto questo aspetto negli ultimi anni c’è senza dubbio Mike Matusow, californiano di Los Angeles che ha appena compiuto 48 anni e che non ha nulla da invidiare ai bad boys del poker internazionale.
Vincitore di ben 4 braccialetti WSOP e ben 29 in the money, “the mouth” è considerato uno dei più chiacchieroni e chiacchierati giocatori del tavolo verde ed è conosciuto soprattutto per le sue scorribande dialettiche più che per i suoi successi, il che è tutto dire, visto che lo statunitense ha vinto in carriera più di 9 milioni di dollari.
Celeberrime sono state le sue diatribe con un altro player dai comportamenti sopra le righe, quel Phil Hellmuth che negli anni è diventato anche uno dei suoi migliori amici.
Ma la vita spericolata di Mike comincia abbastanza precocemente, quando, dopo pochi anni dal trasferimento della sua famiglia da Los Angeles a Las Vegas, inizia a giocare con profitto cash game all’interno dei Casino e qui comincia a vincere parecchi soldi durante partite anche piuttosto pesanti, fino al 25/50$.
Il problema di “the Mouth” è quello di non avere limiti e la stragrande maggioranza delle volte in cui vince dei soldi alle sessioni live (per sua stessa ammissione non è un gran giocatore online) e il fine settimana tutto il profitto viene sperperato in azioni, spesso, senza senso.
Questo il motivo per cui Matusow è quasi sempre attanagliato dai debiti e da problemi finanziari che non gli permettono di stare sereno.
I tornei in un certo qual modo lo salvano e scopre ben presto di essere un animale da MTT, tanto da cominciare una proficua carriera da torneista che lo porterà ben presto a diventare uno dei giocatori più forti al mondo.
Ma purtroppo i suoi successi vanno di pari passo con i suoi problemi personali ed ecco che nel 2004 viene accusato e condannato per spaccio di droga, tanto che cade nella rete della polizia americana e viene rinchiuso in carcere per circa sei mesi.
Al tavolo da gioco non si risparmia mai, ma più di una volta si scusa con gli avversari a cui si rivolge spesso con minacce e insulti, come nel caso di Greg Raymer ad un Main Event WSOP.
In molti ricordano anche la clamorosa prop bet che Matusow accese contro Ted Forrest, secondo i termini della quale Ted avrebbe dovuto perdere la bellezza di 48 libbre (circa 21 Kg) in un arco temporale di 9 mesi.
A Mike le odds di 1 a 20 dovevano essere sembrate molto convenienti, tanto da mettere sul piatto una scommessa da $100.000 dollari; purtroppo per lui al termine dei 9 mesi, Forrest fece scendere la lancetta della bilancia di ben 2 Kg sotto i 21 pattuiti, ma Mike disse di non avere tutti i soldi in quel momento e promise a Forrest di restituire la somma in comode rate mensili da 5.000$ ciascuna.
Forrest non la prese bene e la comunità pokeristica altrettanto, tanto che in parecchi furono pronti ad attaccare Mike per l’ennesima brutta figura della carriera.
Ancora oggi non si sa se la scommessa di Forrest fu interamente onorata…