Il bello dei campioni è che fanno parlar di sé sia per quel che fanno che per ciò che non fanno. Si, perché in un modo o nell'altro sono riusciti a penetrare l'immaginario collettivo, e se l'hanno fatto suscitando critiche o ammirazione poco importa, il loro faccione evoca emozioni più o meno intense.
Nella breve, ma intensa, storia del poker italiano ci si chiede ancora che fine abbiano fatto Dario Minieri e Filippo Candio, e non appena uno dei due fa una comparsata ad un torneo qualsiasi i riflettori sono tutti per loro. Difficilmente un appassionato di Texas Hold'em nato nello stivale dimenticherà quel ragazzino con la sciarpa della Roma al collo dar battaglia ai mostri sacri del poker, o quell'altro con la felpa a righe nere e azzurre impazzire dalla gioia dopo aver centrato una scala al river al main event delle WSOP.
L'entusiasmo che sono stati in grado di trasmettere non è inferiore a quello che, oltre i confini nazionali, hanno regalato personaggi come Phil Ivey, Daniel Negreanu, Phil Hellmuth e non ultimo Tom Dwan, del quale ci occuperemo quest'oggi. Chi non ricorda i suoi bluff da antologia ai tavoli high stakes televisivi, nei quali con delle overbet esagerate mandava completamente fuori di senno i suoi avversari, costringendoli a passare la mano migliore. Il tutto con una impassibilità e una fermezza da far invidia alle sculture marmoree dei maestri greci.
Per un osservatore esterno potrebbero sembrare inezie, ma per chi è stato al tavolo verde in più di un'occasione sono gesti memorabili, che richiedono un temperamento fuori dal comune. Il buon Durrr è sparito dalla circolazione da diverso tempo, o almeno così si dice, dal momento che l'ultima sua uscita in pubblico risale ad un video di spiegazione di una variante del Texas Hold'em registrato assieme al suo compagno di scorribande in quel di Macao, Phil Ivey.
Tutti lo attendevano alle World Series Of Poker, ma del suo faccione pallido da ragazzotto di un qualsiasi college inglese nemmeno l'ombra. Si nasconde per i debiti di gioco milionari che ha accumulato negli ultimi tempi, dicono le malelingue, ma a dar troppo credito alle voci di corridoio si fa spesso peccato.
L'unico dato di fatto è che Tom Dwan non è riuscito a portare a termine la Durrrr Challenge ingaggiata con 'jungleman12', al secolo Dan Cates, che aspetta ancora il pagamento deelle vincite ottenute. A squarciare le nubi sulla sua fantomatica scomparsa arriva una notizia dal lontano sud est asiatico.
Tom Dwan è stato avvistato assieme a Dan Cates al Casinò Solaire di Manila, col quale si sfidava a colpi di No Limit Hold'em e Pot Limit Omaha a livelli da 50/100 dollari. A far compagnia alla coppia di 'superduri' ci hanno pensato anche Richard Yong e Jason Mo, entrambi loro amici da anni.
La domanda che tutti si fanno è se Durrrr prenderà parte finalmente ad un evento live ufficiale dopo il suo trasferimento nelle Filippine, e tutti gli indizi portano ovviamente al WPT National che si disputerà proprio a Manila nel mese di Agosto. Perchè dopo tanti mesi di assenza un po' tutti vorremmo rivedere qualche acrobazia ai tavoli con lo stile imprevedibile che lo ha sempre contraddistinto. Agosto è alle porte, non resta che attendere...