
Chissà se in quell'autunno del 1903 al pittore americano Cassius Marcellus Coolidge era venuto in mente che col poker si potessero fare dei bei soldoni. Certo, non nella maniera che conosciamo ora ma per vie traverse, come ad esempio una collezione di dipinti che ritraggono cani intenti a giocare a poker.
Stiamo parlando della serie di quadri realizzati su commissione comprendente ben 16 dipinti, di cui 9 incentrati sul nostro amato gioco, alcuni dei quali sono stati battuti all'asta per cifre da capogiro.
L'ultimo della serie, intitolato "Poker Game", è stato venduto alcuni giorni fa ad un ignoto collezionista per l'astronomica cifra di 658.000 dollari presso la rinomata casa d'aste Sotheby's a Londra.
La popolarità dell'artista ha raggiunto vette impensabili negli ultimi anni, tanto da far schizzare alle stelle i prezzi delle sue opere: giusto per citare un esempio il 15 febbraio del 2015 altri due dipinti, "A Bold Bluff" e "Waterloo" furono venduti in coppia per 590.400 dollari (foto sotto).

L'artista, nato nel 1844 e deceduto alla veneranda età di 90 anni era figlio di una coppia di agricoltori del nord di New York e lavorava come disegnatore di fumetti per un giornale locale. Da buon autodidatta Coolidge asseconda il suo talento senza seguire alcun corso di pittura e nel 1903 riesce a strappare un contratto con la società pubblicitaria Brown e Bigelow per la realizzazione di sedici dipinti raffiguranti cani ritratti in pose umane.
Il dipinto venduto alla cifra record di 658.000$ reca sulla tela la data 1894, un indizio chiaro di come Coolidge abbia lavorato per diversi anni alla sua collezione prima di riuscire a vendere l'idea per poi arricchirla con altre opere. Un'intuizione geniale che oggigiorno continua a dare i suoi frutti toccando cifre a cinque zeri...chi l'avrebbe mai detto che anche nei primi del novecento si potesse diventare milionari col poker?