No, la vera chicca delle WSOP 2015 non è stata il payout del Main Event o il torneo ibrido live-online. Ciò che ha dato una svolta alla scorsa edizione è stato il 'Colossus', torneo da soli 565$ di buy-in, che ha finalmente permesso ad un numero più ampio di persone di sedersi ai tavoli del Rio e lottare per un braccialetto. Che importa poi se arrivare al final table sia come vincere alla lotteria, ciò che conta in alcuni casi è poter vivere un sogno.
A dimostrazione di quanto appena detto, ben 22.374 persone diedero il proprio contributo alla causa nel 2015, facendo registrare il record assoluto di entries in un torneo di poker live. Quest'anno la magia sta per ripetersi, non senza alcuni cambiamenti nella struttura, che garantiranno un'azione più frenetica nei primi livelli di gioco. Si passa infatti dai sei livelli da 40 minuti l'uno del 2015 con ante a partire dal 5° livello agli 8 da 30 minuti ciascuno, con ante inserito già dal 3° livello di gioco.
Una modifica che premierà i più puntuali e penalizzerà notevolmente i ritardatari i quali, sedendosi dopo due ore di gioco, si troveranno a giocare con il 40% dello stack in meno (tra blid e ante pagati), rispetto al 20% dello scorso anno. Come affrontare al meglio questo tipo di situazioni e quale strategia applicare per arrivare in fondo?
Sebbene in consiglio possa sembrare ovvio, è fondamentale prender posto sin dal primo livello. Giocare con 100 big blind consente di avere spazio di manovra ed esercitare pressione sui giocatori meno preparati. Ma non solo, perché riuscire a fare chip all'inizio ci aiuterà a gestire meglio la fase in cui i giocatori più chiusi si troveranno con uno stack attorno ai 20 big blind e cominceranno a spaventarsi, nel tentativo disperato di trovare un raddoppio, commettendo inevitabilmente degli errori.
Per lo stesso motivo entrare in late registration diventa una vera e propria 'gamblata': basti pensare che le registrazioni rimangono aperte fino al livello n°6, ma entrare in quel momento significa sedersi con appena 10 big blind a disposizione.
Con gli ante che entrano già al terzo livello di gioco l'aggressività è fondamentale. La scelta migliore è quella di studiare gli avversari per i primi due livelli, giocando piatti piccoli senza inventarsi sulla, e cominciare a premere sull'acceleratore già dal 3° livello. Con blind 75/150 e ante 25, un semplice raise in steal sui bui potrebbe valere ben 3BB, contro l'1.5BB del livello precedente. Una buona conoscenza dei range di steal e resteal potrebbe essere la chiave per aggiudicarsi diversi pot 'uncontested' e incrementare poco a poco lo stack senza prendersi grossi rischi.
Inoltre, la maggior parte dei giocatori non si sarà preso la briga di studiare attentamente la struttura e impostare una strategia ad hoc. Ecco perché sapere precisamente cosa fare e quando farlo diventa un vantaggio importante rispetto a chi si troverà sorprendentemente corto dopo i primi livelli a seguito di un gioco ultra-conservativo.
I low buy-in sono tornei particolari, specialmente alle WSOP, che consentono di vincere cifre importanti a fronte di un investimento minimo. Motivo per cui le iscrizioni aumentano esponenzialmente, quindi mantenere uno stack importante in tutte le fasi di gioco risulta essenziale per non lasciare il proprio destino tra le mani della fortuna.
L'ultimo consiglio che vogliamo darvi è quello di non inventarsi nulla fuori posizione: giocare con un field di amatori significa confrontarsi con persone che pur di inseguire il loro progetto potrebbero non aver alcun timore di giocare fuori odds. Giocare in posizione e quasi esclusivamente per valore sarà al contrario una scelta vincente che vi consentirà di mantenere una discreta edge sui meno esperti.
Good luck guys!