Michael Mizrachi non è più 'The Grinder': "Cerco di viaggiare meno rispetto a prima, mi turba la mancanza della famiglia..."



Passano gli anni e le priorità della vita cambiano, anche per chi ha sempre messo il poker, forse, davanti a tutto.
Ci stiamo riferendo allo statunitense Michael 'The Grinder' Mizrachi, professionista coi fiocchi che in carriera, finora, ha incassato oltre 14 milioni e mezzo di dollari in tornei live.
A 34 anni e tre figli, ha deciso spendere la maggior parte del suo tempo per seguirne la crescita, visto che la vita del pokerista mal si sposa con quella di marito e padre.

“La cosa che mi infastidisce è la mancanza della famiglia – ha ammesso Mizrachi in una recente intervista – perciò cerco di viaggiare meno rispetto al passato. Questo WPT britannico, infatti, è solo il mio secondo torneo dopo le World Series...”.



Michael, che ha sempre avuto un ottimo feeling col World Poker Tour, ha criticato però le scelte dell'organizzazione, che dopo tanti anni ha deciso di mandare in pensione il 'World Championship' per far spazio al 'Tournament of Champions', di fatto un invitational.

'The Grinder' a riguardo ha idee piuttosto chiare e non è difficile comprendere il suo thinking process: “Non mi piacciono questi tornei, ognuno deve avere la possibilità di sedersi al tavolo. Tra l'altro il poker è in declino, è sempre difficile coprire il montepremi garantito. Sarà complesso mettere insieme un grande field solo attraverso gli inviti”.

Fa, poi, un'altra considerazione degna di nota, peraltro molto attuale.

Tutti i player sono alla ricerca del valore, quindi perché dovrebbero scontrarsi coi migliori? Generalmente vanno a caccia di persone inesperte, proprio per avere vantaggio su di loro. Io non lo giocherei. Partecipi a questi eventi solo se hai bisogno di dimostrare di essere il più forte, ma vorrei fossero comunque aperti a chiunque”.

Intervistato nel momento 'hot' della bolla, Michael ha spiegato il modo aggressivo in cui l'affronta, lui che non ha alcun tipo di timore al tavolo.

“Le gioco tutte (le mani, n.d.r.). Ho la consapevolezza di saper giocare qualsiasi mano, da ogni posizione e contro tutti in bolla. Riesco a uscirne fuori, però, quando è la cosa migliore da fare. Puoi prendere top pair con 8-9, J-Q, 7-8, J-10, ma devi anche essere in grado di foldare certi punti”.

Quante ne sai, 'The Grinder'...

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