Late registration alle WSOP? Ecco i vantaggi secondo Tony Dunst! C'è chi considera la late registration un atto quasi blasfemo e chi invece, come i nostri 'high rollers' Dario Sammartino e Mustapha Kanit, è abituato ad arrivare con qualche ora di ritardo salvo poi rimettersi subito in pista.
In un periodo 'hot' come questo per il poker dal vivo, dal momento che a Las Vegas sono in corso le World Series Of Poker, parlare di late registration diventa quantomai appropriato. Ecco allora che il professionista Tony Dunst, nel corso di una recente intervista ad un portale internazionale, ha spiegato i vantaggi e gli svantaggi nell'iscriversi a torneo già iniziato. Consigli che ovviamente possono essere buoni per chi gioca un numero significativo di MTT live, dato che per un amatore che gioca due tornei all'anno la late registration non farebbe altro che aumentare ulteriormente la varianza.
Secondo Dunst iscriversi in ritardo garantisce una grande libertà, è profittevole in termini di ICM (in quanto una parte del field è già stato eliminato e con uno o due double-up si può legittimamente ambire alla zona premi senza troppi sforzi) e consente di risparmiare molto tempo. Già perché passare una decina d'ore ai tavoli per terminare la corsa con un cooler sfortunato fuori dalla zona premi può essere molto più frustrante che giocare short stack per un paio d'ore e conoscere il proprio destino in breve tempo.
Messa così sembrerebbe che la late registration sia quasi un toccasana, ma che dire dei contro? Innanzitutto chi è più 'skillato', come si dice in gergo, perde molto valore contro tanti giocatori meno preparati che in early stage tendono a commettere errori grossolani.
In secondo luogo entrare da short stack, con circa 25-30 big blind, non consente grande spazio di manovra e, specialmente nei tornei con una struttura snella, può essere un grande svantaggio in quanto non si riesce ad esercitare l'edge al tavolo nel modo migliore.
Infine, a conseguenza di quanto detto in precedenza, l'approccio al torneo risulterà necessariamente più aggressivo e, specie nei tavoli full ring dove viene privilegiato un gioco tight, ci si troverà a dover rischiare le proprie chip contro mani davvero forti, riducendo quindi le possibilità di vincere uno showdown preflop.
Insomma, per quanto un bravo professionista possa comunque cavarsela in situazioni simili, il consiglio rimane quello di non abusare dell'opportunità fornita dalla late registration. In fondo il poker è e rimane un gioco ad alta varianza e scherzare troppo con la Dea Bendata potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio...