Abbiamo dovuto attendere qualche anno prima di rivedere un italiano sul tetto d'Europa di quello che fino a poco tempo fa corrispondeva all'European Poker Tour. Cambia il formato ma non la sostanza: Raffaele Sorrentino conquista il Main più importante del Vecchio Continente portandosi a casa la Picca e un premio da oltre 460 mila euro.
Una performance emozionante quella del grinder calabrese che da diversi anni vive in Messico. Uno sfoggio di tecnica e classe, in uno dei field più tosti in assoluto a livello di MTT live, eccezion fatta per i super high roller popolati esclusivamente dai top pro mondiali.
Il suo successo è un risultato storico per il movimento pokeristico nazionale, che a Montecarlo ha potuto contare su ben dieci successi azzurri nei side event oltre a un drammatico quarto posto del nostro Dario Sammartino all'high roller da 25.000€.
Commovente il siparietto al momento del deal, in cui le telecamere riescono a catturare in diretta le emozioni dei protagonisti, con Sorrentino che pare poco propenso al deal e continua a insistere a voce alta: "Se dobbiamo dealare voglio il trofeo!"
Già, il trofeo, quello che molti pokeristi snobbano in favore del dio denaro ma che per Raffaele rappresentava il motivo stesso per cui si era presentato a Montecarlo. Perché i soldi non sono tutto nella vita e la gloria di vincere un EPT, o Championship chiamatelo come volete, è paragonabile solo alla conquista di un braccialetto alle WSOP.
Facile a dirsi, direte voi, con quasi mezzo milione assicurato in tasca: eppure negli occhi di Raffaele traspariva una sincera voglia di appagare qualcosa che non fosse soltanto la situazione finanziaria del suo conto in banca: "E' un sogno che diventa realtà" dichiarerà a caldo ai microfoni delle emittenti internazionali giunte sul posto per documentare il suo trionfo.
Onestamente ci viene difficile non dargli credito. In fondo per un professional poker player la vittoria in un evento di tale portata equivale alla conquista della Champions League per un calciatore. Ben vengano quindi le sue malcelate emozioni, la sua voglia di dimostrare a tutti, amici, parenti e appassionati che lui ce l'ha fatta. Che in quel preciso momento si è laureato campione nel gioco che tanto ci appassiona e che Raffo a trasformato in un lavoro, o forse in qualcosa di più grande che solo lui può percepire. GG champ!
