Che incubo per Dario Sammartino: ennesima deep run all'high roller sfumata sul più bello!

Qual è il motivo per cui giocatore di poker sceglie di tramutare la sua passione in una professione? I soldi ovviamente. Ma quando uno ci riesce e diventa, come nel caso di Dario Sammartino, tra i più stimati player a livello mondiale sia nel cash game che nei tornei MTT, siamo proprio sicuri che il denaro rimanga l'unico scopo?  

 

 

A giudicare dalla sua espressione dopo l'ennesima deep run sfumata poco prima di raggiungere l'apice, nonostante un premio da quasi 400 mila euro che proprio schifo non fa, parrebbe di no.  

 

Dario ci teneva particolarmente a quel successo, perché lui i soldi è sempre riuscito a farli senza troppi problemi, ma in quanto a trofei la sua bacheca non è certo paragonabile a quella del suo amico Mustapha Kanit. Per Sammartino si tratta del quinto high roller (quattro da 25.000 e uno da 100.000) chiuso tra la seconda e la sesta posizione: insomma, mai una gioia per usare un'espressione tanto cara ai pokeristi. 

 

Poco importa se in questi cinque eventi il player campano è riuscito a incassare circa 2,3 milioni di dollari, perché avere una bella foto con tanto di trofeo da inserire nell'album dei ricordi è un qualcosa che manca. E la sua assenza fa male per chi ambisce a essere il primo della classe.  

 

Tuttavia non bisogna farne certo un dramma, il poker si sa è un gioco perfido, dove le skill talvolta lasciano posto al volere della dea bendata, come accaduto in passato e come si è ripetuto proprio a Montecarlo, con Darietto che finisce ai resti preflop con gli Assi, trovandosi di fronte una coppia di Jack. Un colore runner runner però, lo condanna all'eliminazione in quarta piazza, uno scoppio che fa male, non solo al portafogli dato che il primo premio superava il milione di euro, ma soprattutto al morale. 

 

"Sono in tilt completo, è una maledizione" commenta subito dopo l'uscita il nostro portacolori "ogni volta è la stessa storia, ma questa esperienza mi aiuterà ad affrontare le prossime WSOP con maggior determinazione!" 

 

Una cosa è certa, Dario Sammartino ha un conto aperto con la sorte e la possibiltà di saldarlo già nei prossimi mesi a quelli che a tutti gli effetti possono considerarsi i campionati mondiali di poker è qualcosa di allettante. Al momento i 4 braccialetti di Max Pescatori sembrano un traguardo irraggiungibile, ma visti gli exploit di gente come Jason Mercier proprio lo scorso anno (grande amico di Dario) non è da escludere che possa accadere qualcosa di molto piacevole, per lui e per tutto il movimento azzurro. Good luck mad genius! 

 

Wallpaper download

Seguici