Dopo la scelta di cancellare l'EPT per far posto al Championship, levando di fatto l'opportunità a migliaia di player del Vecchio Continente di prender parte agli eventi live del 'poker che conta', è rimasto un vuoto.
Le due tappe europee di Monaco e Barcellona non possono bastare da sole a colmarlo, lasciando spazio a diversi operatori per ricreare quell'atmosfera che fino a poco tempo fa era appannaggio solamente dell'European Poker Tour.
Ecco quindi che, dopo diversi mesi di attesa, è sbucato il PPMillions. Un evento che a differenza del predecessore ha incentrato tutto sul main event invece che puntare su un festival con decine di eventi. L'intento? Quello di far confluire diversi tipi di liquidità, e quindi di portafogli, mettendo così uno accanto all'altro 'top pro' e semplici amatori alla ricerca dello shot della vita.
Gli ideatori del torneo, Rob Yong e Simon Trumper, hanno pensato di strutturare il torneo in diversi step da giocare sia online che live, a partire da satelliti super economici fino alla possibilità di iscriversi direttamente pagando l'intero buy-in da 6,300 euro.
Insomma, satelliti fino a 100 euro, Phase1 da 630 euro e direct buy-in da 6.300€: ecco la ricetta proposta dai creatori dell'Irish Poker Open per riportare il grande poker in europa. Missione riuscita? Si, ma solo in parte.
L'entusiasmo e l'atmosfera percepita a Nottingham, dove si è svolta la fase finale del torneo, a detta di giocatori e addetti ai lavori è stato il vero punto forte dell'evento. I numeri però raccontano un'altra storia: il garantito da 6 milioni di sterline è stato superato di soli 17,000£, al netto delle spese sostenute da staff e organizzazione pari al 3% del montepremi.
Se a conti fatti l'obiettivo può definirsi raggiunto, le aspettative per un evento che ha catalizzato per mesi l'attenzione del pubblico erano sicuramente più alte. Probabilmente in questa prima edizione ha regnato lo scetticismo da parte di tanti player che non si sono fidati completamente del nuovo che avanza, i quali hanno preferito attendere la prossima edizione prima di lanciarsi a caccia del milione di sterline in palio per il vincitore.
I presupposti per fare meglio in futuro però ci sono tutti: il torneo è piaciuto sia agli amatori, che con un buy-in irrisorio rispetto alla portata dell'evento, si sono potuti giocare le loro chance di fare il botto che cambia la vita, mentre i professionisti più affermati hanno apprezzato il fatto di trovarsi a fronteggiare un field più morbido del previsto.
Sicuramente è ancora presto per fare un bilancio sulla bontà di questa scelta innovativa per lo scenario live, anche se la strada per il futuro pare esser stata tracciata. Il prossimo appuntamento sarà a settembre, con finale a Soči, in Russia: sarà quello il vero banco di prova per il Millions. Staremo a vedere...