Vedere una donna vincere un evento di tale portata, con un milione in palio per il primo classificato per giunta senza alcun deal, è pur sempre una bella notizia.
Dopo i successi di Liv Boeree e la doppietta di Vicky Coren ai main event EPT, si attendeva da tanto tempo un'altro big shot per una rappresentante del gentil sesso.
Che poi non si tratti proprio dell'ultima arrivata ma della fidanzata di uno dei nuovi astri nascenti della scena high roller, l'argentino Ivan Luca, poco importa. Il poker ha bisogno di nuove facce e il volto candido e innocente di Maria Lampropoulos è un bellissimo spot per il mondo delle due carte.
Tuttavia, per quanto da appassionati non ci sia dispiaciuto affatto vederla trionfare, ci aspettavamo sicuramente qualcosa in più dai nostri portacolori. Dei 23 approdati oltremanica – i 21 qualificati dalle tappe italiane a cui si sono aggiunti Mustapha Kanit e Giovanni Rizzo – nessuno è riuscito a raggiungere l'ambitissimo tavolo finale.
Eppure i presupposti per far bene c'erano tutti, a cominciare da quel Sergio Castelluccio che dopo un'intesta 3 giorni a Saint Vincent si guadagnava l'accesso al Day3 – già ITM – portando in dote uno stack da oltre 100 big blind. Assieme a lui i vari Antonio Cosentino, Tommaso Briotti, Dario Sammartino, Natale Albanese Andrea Sheahdeh, Mario Perati, Marcello Miniucchi seguiti, da altri italiani con stack meno importanti, alimentavano il sogno di veder trionfare un italiano nella prima edizione del Millions.
Invece la spedizione azzurra si è rivelata meno felice del previsto, con Tommaso Briotti ultimo italiano in gara fino alla fase 18 left, che nonostante un torneo giocato magistralmente non è riuscito a fare il colpaccio. Qualche rimpianto di troppo per Castelluccio, specialmente dopo aver imbustato uno stack importante anche al termine del Day3 che gli garantiva la top ten provvisoria.
Il 'genio delle tartarughe' infatti, si è giocato la possibilità di centrare il milione con un bluff su due strade in un piatto 3-bettato, dove su board anonimo e river Kappa le ha messe tutte al centro trovando il call dell'avversario con coppia di Dame, dopo un tank davvero sofferto.
Stessa sorte per i nostri alfieri Kanit e Sammartino, mai veramente in forma in un torneo dal field più che abbordabile, almeno sulla carta. A proposito di Mustacchione: a inizio Day2 il campione ravennate aveva dichiarato di essere arrivato a Nottingham per vincere. Promessa disattesa? Giammai.
Mustacchione infatti, dopo esser uscito dal main event, si è rifatto subito nell'high roller da 25,000 sterline – che poteva contare soltanto su 14 entries singole – raggiungendo un deal con Pascal Lefrancois per circa 120.000 sterline. D'altronde si sa, quando Musta si mette un'idea in testa e difficile fargliela cambiare...