Quando da italiani pensiamo alle World Series, l'associazione a Max Pescatori diventa quasi spontanea.
Il motivo principale risiede sicuramente nei 4 braccialetti portati a casa nel corso degli anni, di cui 2 soltanto nel 2015, ma non bisogna affatto trascurare i due anelli vinti nel circuito WSOP a cui vanno sommati ben 66 ITM.
Il tutto per la bellezza di 2.397.075$ conquistati in 15 anni di attività, che costituiscono più della metà sue delle vincite lorde in carriera, pari a 4,307,737$.
A parte i primi anni in cui sono arrivati i braccialetti nel 2006 e nel 2008, Max ha costantemente aumentato il numero di ITM raggionti alle WSOP nel corso degli anni, arrivando a quota sette nelle ultime due edizioni.
Come noto, sebbene due dei quattro braccialetti siano stati conquistati nel NL Hold'em, la specialità di casa consiste nelle varianti. Ed è proprio qui che il "Pirata" ha messo a segno gli ultimi due colpi nel 2015: 7-card stud e 7- card razz.
Il vantaggio di giocare tornei simili in ottica "braccialetto" consiste sia nel field più ristretto rispetto ai tornei di NL Hold'em che nell'edge sullo stesso. Non sono tanti infatti gli specialisti delle varianti che possono vantare un vantaggio oggettivo sulla maggior parte dei giocatori e tra questi c'è sicuramente Max Pescatori.
Nel momento in cui vi stiamo scrivendo, a WSOP 2017 in corso, Max ha già raggiunto un ottimo 15° posto per circa 20.000$ nel Championship Omaha 8-or-better da 10.000$ e si trova tra gli ultimi 18 player dell'evento H.O.R.S.E. da 1,500$ con 736 iscritti.
A prescindere dall'esito del torneo, si tratta del secondo ITM a una settimana dall'inizio delle Series, il che fa pensare a un Max in formissimo sin già dall'inizio. Nelle precedenti edizioni, quando al 9 di giugno Pescatori avesse già piazzato due bandierine, è sempre riuscito a fare almeno 5 ITM e in 3 occasioni su sette ha portato a casa almeno un titolo mondiale.
Se il buongiorno si vede dal mattino il 2017 potrebbe essere quindi l'anno buono per un nuovo braccialetto, senza contare che statisticamente non si è mai ripetuto l'anno dopo averne conquistato uno mentre invece è riuscito nell'impresa l'anno successivo.
Certo, questi sono dati che lasciano il tempo che trovano, ma dal momento che anche i numeri hanno la loro importanza, perché non buttarci un occhio? Intanto mandiamo un grande in bocca al lupo al nostro Max Pescatori che, braccialetti o meno, sarà sicuramente in grado di rappresentare al meglio l'Italia del poker anche in questa edizione delle World Series.