Colpo basso di Justin Bonomo alle WSOP: prova a fare il furbo nel Tag Team ma fallisce lo stesso!

Fatta la legge, trovato l'inganno.  

Il Tag Team event delle WSOP, uno tra i tornei più divertenti nella schedule, è stato preso di mira dal pro americano Justin Bonomo che ha provato ad aggirare il regolamento per poter giocare l'evento praticamente da solo.  

 

 

Procediamo con ordine però: Bonomo recentemente è stato protagonista di un rush clamoroso all'Aria, dove è riuscito a metter da parte oltre un milione e mezzo di dollari nei super high roller: 779.520$ vincendo quello da 50.000$ e 138.000$ arrivando primo a un evento da 10.000$ due giorni prima, a cui si aggiungono i 600.000$ della settima posizione al Super High Roller Bowl da 300.000$. 

 

Non male come filotto, specialmente dal punto di vista della sicurezza nei propri mezzi, tanto da idurre lo statunitense a pensare di combinarla nell'evento Tag Team da 1.000$. Già, perché quello da 10.000$ si era appena concluso con la vittoria di Igor Kurganov e Liv Boeree e, considerata la struttura e la tipologia di gioco, per Justin è sembrato un gioco da ragazzi poter dire la propria nella sua versione "low buy-in".  

 

"C'è qualche amico qui a Vegas, che non sia un poker player, interessato a vincere un braccialetto alle WSOP con possibilità 1/300 senza rischiare nulla?" scrive Bonomo su Facebook. 

 

"Parteciperò all'evento Tag Team oggi alle 3 del pomeriggio." - prosegue Justin - "Chi fosse interessato deve registrarsi e giocare un giro di biu. Io metto i soldi e prendo qualsiasi vincita e ovviamente gioco il resto del torneo. Se si vince, ognuno avrà un braccialetto e voi potrete tenervi il vostro." 

 

Insomma, le intenzioni sono piuttosto chiare: creare un team farlocco in cui, come da regolamento, i membri della squadra giochino almeno per un'orbita, prendendosi tutte le responsabilità del caso.  

 

Nonostante la strana richiesta in poche ore Bonomo riesce a trovare due compagni per questa strana avventura: la giocatrice Marine Jouaillec e Drew Freedman. Risultato? Un fallimento. 

 

Sarà forse per una questione di Karma, o semplicemente perché la run di Bonomo non è nemmeno paragonabile a quella di Fedor Holz, il suo piano si è sgretolato già a metà Day1 con una eliminazione prematura. E da buoni appassionati non ci dispiace affatto sia andata così: il gioco in fondo è più bello quando nessuno prova a fare il furbo. Nice try Justin! 

 

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