Leon Tsoukernik comincia a far sul serio: "A Vegas per battere i pro!"

Fino a qualche tempo fa era noto soprattutto per essere il proprietario del King's Casinò di Rozvadov. L'abile businessman, originario della Repubblica Ceca, non ha però mai fatto mistero della sua passione per il gioco.  

 

 

Non è un caso infatti che, nel periodo migliore di Fedor Holz lo scorso anno, non abbia perso occasione per invitarlo dalle sue parti e organizzare una partita cash game high stakes nella quale è riuscito a scucirgli svariate centinaia di migliaia di dollari. 

 

Per la cronaca Leon è stato tra i pochi in tutto il mondo, se non l'unico, a sfilare qualcosa all'inarrestabile Holz, nell'anno in cui è riuscito a vincere oltre 16 milioni di dollari. Il segreto? Un gioco spudoratamente aggressivo e magari poco vincente nel long term, ma sicuramente in grado di mettere in crisi anche i professionisti più navigati.  

 

Leon è un giocatore "vecchia scuola", che ha il vantaggio di non essere per nulla money-scared. Un dettaglio non da poco visto che ai tavoli high stakes la posta in gioco è altissima e nessuno ha intenzione di regalare decine di migliaia di dollari agli avversari a cuor leggero.  

 

Tsoukernik invece non ama le mezze misure: quando ha del valore il mano, sia esso un punto forte o un'ottima equity postflop, mandarlo via dal colpo è pressoché impossibile. Per contro non è uno che si intestardisce quando non ha nulla in mano, quindi non ha difficoltà a mollare la presa: non soffre di "celodurismo" insomma.  

 

A lui piace giocare e sfidare i più bravi, i soldi sono soltanto un extra che se arriva ben venga, altrimenti pazienza. Intervistato recentemente dalla testata internazionale Pokerlisting.com, Tsoukernik, fresco del suo 4° posto al Super High Roller Bowl da 300.000$ ha dichiarato apertamente di non essere arrivato a Vegas per farsi semplicemente una vacanza:  

 

"Sono qui per giocare tutti i tornei più importanti e il Super High Roller Bowl rientrava in questa lista. Adoro scontrarmi contro i migliori e soprattutto non mi aspetto che ci sia gente disposta a sganciare 300.000$ senza un'adeguata preparazione." 

 

Nonostante i recenti risultati – ricordiamo che Leon ha vinto un SHR a Praga lo scorso dicembre per 782 mila euro oltre al 4° posto da 1,8 milioni al SHRB cirato poc'anzi – Tsoukernik ha le idee chiare su quali siano le sue priorità:  

 

"Giocare mi piace tanto ma resto comunque un manager del settore. Certo, non è molto frequente vedere uno dei miei colleghi cimentarsi in tornei così impegnativi, loro per lo più giocano 'for fun' senza mai vincere grandi somme. Io invece mi diverto tantissimo a mettermi in gioco ma solamente per una questione di prestigio, non per il denaro." 

 

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