Alex Christoff ha 77 anni e ancora lavora come dealer alle World Series of Poker, attività che lo impegna da ben 42 estati.
Chiaramente ha una grandissima esperienza, ha fatto giocare tantissimi campioni e, cosa da non sottovalutare, conosce non solo il no limit hold'em ma anche diverse varianti.
E' originario dell'Ohio e la passione per il suo lavoro, pure quest'anno, lo ha spinto a Sin City, città che ormai conosce benissimo.
Si è interessata alla sua curiosa storia una testata di Sandusky (la sua città), che non ha mancato l'occasione di intervistarlo.
“Ogni anno penso di smettere, poi torno sempre in Nevada. Non riesco a immaginarmi impegnato in altro. Mi piace troppo il gioco, per me è come una vacanza pagata. Al tavolo incontro le leggende del poker e conosco amici da tutto il mondo...”.
Da giovane, senza fortuna, ha aperto un suo club in Ohio, così nel 1974 è stato costretto ad andare a cercare un lavoro a Las Vegas, per mantenere la famiglia.
“Chiesi un lavoro a Billy Boyd, ma la sua risposta fu vaga. Insistetti e gli presi il braccio dicendogli che non sarei andato via di lì senza un lavoro. Allora capì quando volevo quel posto e mi assunse”.
Nel 1976 è entrato a far parte dello staff delle WSOP e non ne è più uscito.
“Hellmuth è uno dei miei giocatori preferiti da avere al tavolo, seppur a volte si scaldi troppo. Negreanu è una bravissima persona, un gentleman. Ho dato carte a Brunson per 40 anni e non ho mai ricevuto da lui un dollaro di mancia. Chip Reese, invece, dopo aver vinto un pot da 100.000 dollari me ne dette 25$”.
La sua passione principale comunque rimane il craps, gioco che, a detta sua, “è meglio del sesso!”.
Dopo quasi 80 anni di esistenza, evidentemente fiero di come ha trascorso la sua vita, ha detto di non aver rimpianti e che rifarebbe tutto.