E' salito in cattedra Mohsin Charania alle WSOP, professionista che fino a poche ore fa mai era riuscito a mettere al polso il braccialetto dorato delle World Series, nonostante una carriera più che invidiabile.
Il ragazzo americano, infatti, nel 2012 riuscì a vincere il Grand Final EPT di Montecarlo per 1.350.000 euro, mentre nel 2014 si impose nel WPT di Las Vegas da 10.000 dollari di buy-in per poco meno di 1.200.000 dollari di premio.
Charania ha completato così la sua Triple Crown live, superando 5.600.000 di dollari di vincite dal vivo.
Il braccialetto WSOP è arrivato in un evento da appena 1.500 dollari di buy-in, in cui Mohsin è stato costretto a battere 1.579 avversari per conquistare l'agognato titolo (e 364.000$).
Il tavolo finale non è stato dei più semplici, ma Charania è stato aiutato da un tifo incredibile, che lo ha aiutato nei momenti più complessi della giornata finale.
“Questo succede anche quando gioco online il martedì, magari un mtt da 109 dollari. Sono abituato. Quando ho una deeprun, è sempre un caos!”.
La strada si è semplificata per il professionista di Chicago con l'uscita prematura di Jason Mercier, Phil Collins e Rainer Kempe, player che non hanno davvero bisogno di presentazioni.
La mano decisiva, poi, è arrivata tre left, quando in un'intensa battaglia preflop Charania è finito ai resti con A-Q contro un misero 10-9 di Ageloff, a cui non è riuscito lo 'scoppio'.
In heads-up ha dovuto fronteggiare il businessman, ma anche ottimo pokerista, Cary Katz, abituato a sopportare payout ben più pesanti.
Piuttosto standard la mano conclusiva, con Katz che ha pushato K-Q e si è trovato però dominato da A-Q di Mohsin.
Nessun aiuto dal board per Cary e braccialetto (finalmente) al polso di Charania!