L'estate di Phil Galfond in quel di Las Vegas è stata tutt'altro che felice ai tavoli, dato che nel cash game high stakes ha perso circa 800.000 dollari in poche settimane.
Una cifra enorme, certo, ma non così straordinaria se pensiamo a quei tavoli.
Notizie non positive anche per quanto concerne i tornei, visto che Phil non ha collezionato nessun in the money alle World Series of Poker.
Si è mostrato comunque disponibile al Rio e ha parlato così della sua attività imprenditoriale, che gli sta facendo provare una vita d'ufficio, fatta di stress e di orari diversi a quelli cui è sempre stato abituato.
Non ha potuto raccontare molto, però è noto che sta lavorando duro per lanciare una nuova poker room, impresa davvero ardua se pensiamo al poker online odierno.
“E' eccitante essere dall'altra parte del business – ha dichiarato Galfond – ma devo dire che c'è molto più stress. Quando giocavo solamente a poker era più facile, ora devo andare a lavorare ogni giorno in ufficio. E' più complesso...”.
Il professionista non ha dubbi sul fatto che la sua vita attuale sia maggiormente impegnativa rispetto a quella che ha fatto fino a poco tempo fa.
“Molti pro dicono che il poker è stressante, ma avere un'attività imprenditoriale significa avere scadenze, riunioni e impegni. E' decisamente più impegnativo e stressante!”.
Una nuova sfida è anche quella di imparare a fidarsi degli altri, cosa non automatica per chi non ha mai dovuto fare i conti con ciò.
“La sfida più grande è imparare a delegare. Runitonce (la sua scuola di poker) era una piccola compagnia e potevo gestirla completamente da solo. Invece adesso siamo una compagnia relativamente grande e dobbiamo imparare a fidarci di altre persone. Non è semplice”.
Sta dandosi da fare ai tavoli anche sua moglie Farah, che dopo un po' di riscaldamento ha iniziato a comparire ai tavoli high stakes, dove è stata protagonista di un piatto (perso) da 360.000 dollari contro Jean-Robert Bellande.
“Sarebbe divertente giocare contro di lei – ha ammesso Phil – ma credo che alla fine giocherei con eccessiva gentilezza. Sarei troppo buono con lei”.