Nel poker c'è capitato veramente per caso, ma la coincidenza è stata positiva per il brasiliano Bruno Volkmann, che ha ottenuto pochi giorni fa il più importante successo online, dopo aver macinato tanti games e inanellato ottimi risultati dal 2015 a oggi.
Il ragazzo, oggi 27enne, era una promessa del tennis, sport che ha praticato ad alti livelli senza però mai raggiungere il professionismo, che era il suo sogno.
Il sogno, comunque, lo ha accarezzato, visto che è diventato lo sparring partner del connazionale Andre Sà, con il quale ha girato il mondo e si è allenato coi migliori tennisti.
Il suo lavoro era ben retribuito e particolare, dato che gli lasciava molto tempo libero.
“Fare lo sparring partner ti lascia tanto tempo libero a disposizione – ha raccontato Bruno – dopo un torneo o tra una partita e un'altra praticamente non c'è nulla da fare. E' così che iniziai a giocare qualche freeroll...”.
Dopo questa breve esperienza online, prese parte a un satellite live nella poker room della sua città, che lo avrebbe qualificato a un importante torneo. Vinse il ticket e fece suo anche il torneo principale.
“Tutto è andato alla perfezione, vinsi il torneo. Era una cifra enorme per me!”.
Con sofferenza decise così di appendere la racchetta al chiodo e stringere il mouse in mano, per farcela col poker.
Mai scelta fu più azzeccata: è passato dai freeroll a un gruppo di staking, fino ad arrivare agli high stakes.
Dal 2015 ha accumulato vincite online per 2,8 milioni di dollari, centrando la più cospicua vittoria in un mtt 4-max da 1.050 dollari di buy-in, incassandone ben 177.000 in un sol colpo.
“Ha rappresentato la concretizzazione di un duro lavoro - ha spiegato Volkmann – ho giocato mtt high stakes per due anni senza big shot. Finalmente è arrivata la vittoria!”.
Da esperto player qual è, però, non si è montato la testa dopo questo comunque importante successo.
“C'è un sacco di varianza in questi tornei, molto più di quanto si creda. L'aver vinto il titolo non fa di me un giocatore migliore di quello che ero la settimana scorsa...”.