Nella scorsa occasione abbiamo analizzato una giocata davvero dubbia del 14 volte campione del mondo Phil Hellmuth, promettendovi di analizzare l'altro spot che l'ha visto passare trips al WPT Legends Of Poker.
Eccoci qua dunque con il secondo capitolo della saga: l'avversario è sempre lo stesso, Dardon, e ci troviamo in fase 18 left a T 20K, con Hellmuth he apre 50K da UTG e l'avversario che chiama da SB.
Al flop, su K♥ 9♣ 4♣, check call di Dardon sulla c-bet di Phil a 150K. Turn 5♠, e nuovo check call su una cannonata da 350K. River K♦: lungo tank di Dardon che chiede l'extra time prima di pushare direttamente...Phil ci pensa a lungo e passa la sua mano mostrandola all'avversario...K♠ Q♥, un altro trips buttato al vento!
Dardon dal canto suo mostra soltanto una Q♣ e si porta a casa il pot, ovvero in caso di call Hellmuth avrebbe, nella peggiore delle ipotesi, splittato il piatto. Ma dove sta quindi l'errore del campione americano? Partiamo con la nostra hand review!
Cominciamo dalla size di c-bet al flop: che senso ha spararla così grossa? In linea generale stiamo invogliando il nostro avversario a foldare tutta la parte debole del range su una texture decisamente dry. Si, ci sono due fiori sul board, ma non ci sono altre insidie particolari su questo board King high.
Stessa cosa dicasi per il turn: perché mai fare una size close to pot su una carta anonima come il 5? Continuiamo a non avere informazioni sul suo range, che a questo punto dovrebbe contenere solo mani di valore e qualche flush draw. Il problema è che nel range di valore a fronte di quest'action ci sono quasi esclusivamente set e doppie, ovvero mani contro cui perdiamo.
Il push river è l'emblema di tutto: Phil è riuscito a giocare le sue carte talmente male da non sapere cosa fare al river con una mano di assoluto valore. E' riuscito in una sola mossa a face-uppare il suo range senza avere grandi idee riguardo quello avversario, come dimostra il successivo fold, effettuato nuovamente con la mano migliore.
Qui nessuno vuole discutere quanto fatto in carriera da Phil Hellmuth, ma siamo sicuri che al giorno d'oggi le sue linee di gioco siano ancora il top in circolazione? A voi l'ardua sentenza...