Mike Leah controcorrente: "Non gioco per il denaro, mi stimola più pensare alla leaderboard!"

Nell'eterna lotta alla legittimazione dell'attività di poker player come lavoro vero e proprio, il pro canadese Mike 'GoLeafsGoEh' Leah con oltre 6 milioni all'attivo nei circuiti live, ha una risposta alternativa.

 

 

Per lui fare il professionista delle due carte non può essere un lavoro, perché se così fosse perderebbe la motivazione: "Il poker non è affatto una questione di soldi, non mi iscrivo mai a un torneo avendo in testa il primo premio" ha dichiarato in una recente intervista.


 

Un punto di vista diverso dalla norma, ma funzionale alle sue esigenze: "Se penso ai payout verticali o ai field immensi perdo la motivazione. Pensare invece alla leaderboard o alla vittoria in sé, perché parliamoci chiaro a prescindere dal buy-in vincere è sempre una bella sensazione, mi da molti più stimoli per far bene."

 

Per Mike il fatto che il poker possa essere un lavoro è solamente una minaccia: "Pensare al poker come un lavoro mi fa perdere la motivazione, non voglio assolutamente che lo diventi. Almeno per me, il gioco è solo una questione di competizione, di desiderio, di ambizioni."

 

Il motivo per lui è molto semplice: nel corso di un torneo possono capitare tanti cali di concentrazione, specie se non si hanno ben chiari gli obiettivi in testa: "Il punto è semplicemente che i soldi non fanno più la differenza per me, a darmi la voglia di giocare c'è dell'altro. E quando gioco per cose che mi interessano davvero do il meglio di me stesso."

 

A dirla tutta Mike non è l'unico a trovare una motivazione "altra' che vada oltre il denaro: basti pensare a gente come Phil Hellmuth e Daniel Negreanu (di cui abbiamo parlato recentemente del botta e risposta avvenuto su Twitter LINK S – 354) che dall'alto della loro lungimirante carriera hanno davvero poco da dimostrare a sé stessi, specialmente in termini di soldi vinti.

 

Sembra strano sentir dire da alcuni esponenti di spessore, che grazie al poker si sono assicurati una vita spensierata nonché agiata, arrivino a dire che il denaro non è la cosa più importante. Sta di fatto che in ogni campo, per raggiungere risultati importanti, occorre la giusta spinta...E quando i soldi non bastano più ecco che la sana competizione prende il sopravvento.

 

Forse saranno difficili da capire per noi comuni mortali, ma d'altronde chi può saper meglio di loro quale può essere la chiave per avere successo? 

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