Per quanti sono abituati a vederlo esclusivamente al tavolo dobbiamo dare una notizia: Gabriele Lepore non è soltanto un poker player di successo.
Nel corso degli anni infatti, ha sposato diverse cause piùo meno attinenti al poker: dagli investimenti nelle criptovalute alla collaborazione con l'Università di Milano nell'ambito del progetto Pokermapper.
Qualche giorno fa è stato invitato come guest star da Gianna Monti e Mauro Schiavella in occasione di un incontro coi ragazzi del liceo tenutosi in Bicocca nel corso del workshop a tema "Statistica e gioco".
Una breve introduzione sulle tematiche principali, una ampia digressione sul concetto di 'gioco responsabile' e su alcuni dati statistici ed ecco il momento dell'ingresso in scena di Galb, che porta un po' di esperienza pratica tra i banchi dell'aula.
Il progetto Poker Mapper, già attivo da diversi anni, punta alla creazione di un'applicazione che sia in grado, attraverso un piccolo test, di farci capire se abbiamo tutte le carte in regole per sederci al tavolo o meno. Una sorta quiz 'attitudinale' basato su sensazioni, emozioni, bisogni e stati d'animo, utilissimo per quei giocatori che non riescono a mantenere il controllo quando si tratta di giocare.
La percezione del rischio infatti non è sempre ben chiara a chi decide di giocare. Talvolta si affievolisce per moltemplici cause, altre volte è amplificata...Insomma, in diverse circostanze sarebbe meglio fare altro piuttosto che giocare ma non sempre si riesce a esser così obiettivi sul proprio conto.
Questo e tanti altri argomenti sono stati sviscerati nelle due ore di conferenza/lezione, con Lepore e professori che hanno ricevuto tanti complimenti al termine della presentazione. Si, perché in fondo tutti parlano di poker, tutti hanno giocato a poker, ma in pochi sanno veramente di cosa si tratta, quali contromisure prendere quando ci si lascia andare e come affrontare la disciplina nel miglior modo possibile.
In attesa di tornare a vedere Galb nuovamente ai tavoli, come accaduto recentemente all'ISOP a Nova Gorica, ci accontentiamo di ammirarlo dietro la cattedra. In fondo il carisma non gli manca e nemmeno la competenza in materia di gioco...