Se in carriera ha vinto 21 milioni di dollari un motivo ci sarà pure.
Sebbene il suo gioco venga costantemente messo in disussione dagli astri nascenti del poker, ogni tanto quella vecchia volpe di Phil riesce a combinarla anche ai più 'smart'.
Un esempio fresco fresco lo abbiamo potuto ammirare proprio due settimane fa, quando nel corso della semifinale heads-up dello show tv 'King of the Hill', Hellmuth è riuscito ad avere la meglio proprio su uno dei suoi più acerrimi detrattori: Doug Polk.
Ci troviamo al livello 250$/500$ e entrambi giocano con circa 100 BB. Apre Polk con Q♥ 9♦ trovando il call di Hellmuth con A♣ 4♣. Il flop recita 3♠ J♣ 10♣, Polk c-betta 1,000$ e Phil si limita al call.
Prima ancora che il dealer metta sul tavolo il turn, un 2♣, Hellmuth checka al buio. Una mossa da giocatore navigato che gli consente di non dare informazioni sul suo range, ma Polk sente puzza di bruciato e checka dietro.
Al river casca un 8♠, Phil checka ancora ma dopo la bet 3,100$ di Polk spara un rilancio esagerato a 14.000$:
"Quando al river hai quasi la mano migliore e il tuo avversario esce fuori con un raise di proporzioni ridicole, l'unica cosa che devi fare è chiamare e chiudere gli occhi sperando che ti giri un bel bluff" sentenzia Polk nel suo video di spiegazione che troverete a margine.
Insomma, da quel che avrete intuito Polk call-mucka e Phil porta a casa un piattone, mettendo una seria ipoteca sulla finale: "So che Hellmuth è nitty e non bluffa mai, ma io non posso basarmi solo su certe convinzioni. Al massimo posso fare dei piccoli aggiustamenti a seconda di chi ho davanti, ma non snaturerei mai completamente il mio gioco che ha solide basi matematiche. Perché in fondo è così che si vince..."
Che vi piaccia o meno la spiegazione di Doug, questo è quanto.