Dopo un anno risolto il 'mistero' della morte alle WSOP di Matthew Hauge: il 26enne soffriva di una grave patologia cardiaca che lo ha ucciso improvvisamente

Lo scorso anno il clima festoso delle WSOP fu stroncato dall'improvvisa morte di Matthew Hauge, un ragazzo americano di 26 anni impegnato nei campionati del mondo di poker, dove aveva anche ottenuto un in the money.

 

 

Il corpo privo di sensi fu trovato una domenica mattina nella sua stanza del Rio Casino e nessuna ipotesi venne scartata al momento, per scoprire le cause di un decesso apparentemente assurdo si procedette così all'autopsia.

 

Hauge non morì in quella stanza d'hotel, ma poche decine di minuti dopo in ospedale, quando la situazione appariva comunque ormai tragica.

 

Dopo mesi il coroner della Contea di Clark ha svelato il responso dell'autopsia e la morte di quel giovane non è più quindi un mistero: il pokerista soffriva di una cardiopatia dilatativa, ovvero una condizione patologica del cuore che si manifesta con la dilatazione ventricolare. 

Il decesso è avvenuto per cause del tutto naturali, il cuore in questi casi non viene pompato di sangue a sufficienza e si riscontrano problematiche di questo tipo.

 

Hauge non era un player famoso, ma era comunque conosciuto a Las Vegas, dove giocava cash game, mentre era un regular delle case da gioco del Midwest americano.

 

Non è riuscito, ahilui, a giocare neppure il Main Event WSOP, per il quale si era addirittura qualificato attraverso un satellite.

 

In carriera ha vinto un totale di 72.000 dollari in tornei dal vivo e l'ultimo piazzamento lo ha ottenuto proprio in quelle “dannate” WSOP, quando chiuse al 637esimo posto il $888 Crazy Eight per 1.587 dollari di ricompensa.

 

Sui forum del settore erano circolate molte voci sulla sua morte, molte delle quali sono state messe a tacere dal responso dei medici.

 

 

 

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