Non è ancora terminato, ma Doug Polk ha già definito il 2017 l'anno migliore della sua carriera, grazie a vincite incredibili tra online e live che lo hanno definitivamente consacrato.
In primavera ha vinto un mtt online per oltre 270.000 dollari, mentre a inizio giugno, alle WSOP, è riuscito nell'impresa di mettersi al polso il braccialetto del One Drop per quasi 3.700.000 dollari di premio.
Nonostante i tantissimi soldi incassati in così poco tempo, Polk ha ammesso di aver compreso che oltre un certo limite il denaro non fa la felicità.
Ha raccontato questo nel corso di un podcast con Joe Ingram: “Nella vita puoi cercare il profitto e la realizzazione personale fino a un certo punto. Poi devi scegliere tra i soldi e tutto il resto. Io non ho scelto i soldi...”.
Vincere per gonfiare le casse, dunque, non è oggi il suo obiettivo primario, Polk ha voglia piuttosto di fare qualcosa che possa esser ricordato.
“Non penso che fare più soldi possibili sia ciò che voglio d'ora in poi. A differenza di altri giocatori che non mollano un dollaro, a me non importa abbastanza. Quello che mi stimola oggi non è il denaro, ma essere qualcuno che fa qualcosa di notevole”.
Arrivato a quasi trent'anni, dopo aver vinto tantissimo nel poker, Doug pensa al futuro, magari anche lontano dai tavoli.
“In questo momento della mia vita voglio pensare a cosa fare dopo. Voglio pensare a ciò che vale davvero a livello personale. Dove voglio essere e chi voglio essere tra dieci anni”.
La sua idea è comunque quella di continuare col gioco, ma non certo mantenendo i volumi di un tempo.
“Non gioco tanto come una volta, ma non sono un pensionato del poker! Vivo a Las Vegas, quindi se c'è una bella partita di cash game io ci sono. Le gioco volentieri, se è televisiva affronto anche i fenomeni dell'online”.