Se in molti si preoccupano per il futuro del poker, di certo non lo fa Daniel Cates, uno dei giocatori più forti di sempre del cash game online high stakes.
Il tutto nasce dal fatto che lo straordinario bot Libratus ha battuto un team di ottimi professionisti dell'heads up cash game, facendo propendere per una rapida soluzione del no limit hold'em.
Le cose, a dir la verità, non sono così semplici per svariati motivi, anche perché un bot come Libratus è costosissimo e nessun grinder, anche se l'intelligenza artificiale si palesasse nella lobby, sarebbe disposto a dargli action ed essere battuto.
Cates ha parlato spesso della questione e lo ha fatto con intelligenza, soffermandosi su alcuni aspetti: “I bot sono vicini a risolvere il no limit hold'em, però non tutti i bot sono in grado di giocare come Libratus. Anche se il poker venisse risolto, comunque, non è che tutti i player inizierebbero a giocarlo perfettamente. Non è che tutti improvvisamente si metterebbero a giocare come Libratus, non è certo questo il caso...”.
Diciamo che la realtà quotidiana, anche se ci fosse qualcuno (o qualcosa) di giocare perfettamente a poker, non cambierebbe poi tanto, come ha verificato Cates stesso.
E' rimasto infatti sbalordito dalle poche skill degli avversari ai tavoli di limit hold'em, live come online, e stiamo parlando di una specialità risolta da tempo.
“Sia online sia nella Bobby's Room c'erano giocatori che facevano cose chiaramente sbagliate. Anche le cose più semplici, come il gioco preflop, erano completamente sbagliate. Eppure continuavano a farle e rifarle”.
Finché a cliccare o a muovere chips ci saranno le persone, Cates sarà sostanzialmente tranquillo, sicuro di poter continuare a far soldi grazie agli errori altrui.
“Se i player che incontro studiassero come giocano i bot, non farebbero gli errori gravi che fanno. Anche se dovessero uscire delle risoluzioni definitive del gioco, le persone continueranno comunque a giocare in modo tutt'altro che perfetto. E' quello che sto osservando...”.
