Daniel Negreanu elogia il lavoro di squadra dei tedeschi nei super high roller: “Lavorano duramente, si segnano tutte le mani e poi ne discutono tra di loro. Non fanno né cheating né collusion...”

I tedeschi stanno letteralmente dominando la scena dei tornei super high roller in giro per il pianeta, quelli con buy-in altissimo e field, seppur duro, numericamente ristretto.

 

 

In quest'ultimo anno è venuto fuori Steffen Sontheimer, da molti considerato attualmente il più preparato di tutti.

 

In ordine di tempo, l'ultimo che ha messo lo zampino in un torneo di questi è il quattro volte braccialettato WSOP Dominik Nitsche, il quale si è imposto nel Big One for One Drop di Rozvadov per poco meno di 3.500.000 euro.

 

E' evidente che siano molto forti, preparati e sicuramente molto uniti, ma viene anche da chiedersi come facciano a essere sempre presenti nelle posizioni che contano, in quei tornei che fanno la differenza nell'arco della stagione.

 

Va sicuramente detto che hanno tutti un'ottima preparazione proveniente dal grinding online, ci sono infatti diversi ottimi torneisti ma anche regular dei livelli più complessi del cash game virtuale.

 

Probabilmente però dietro questa sequela di risultati c'è un gioco di squadra, senza per forza pratiche illegali, che permette loro di esprimere un poker sempre vicino alla perfezione, grazie all'acquisizione di informazioni (e divulgazione di queste) praticamente in tempo reale, fatto che gli consente di prendere le misure su ciascun avversario, skillato o amatore che sia.

 

Uno dei big che ha subito il gioco dei tedeschi è stato Daniel Negreanu, che ha ammesso di essere stato outplayato durante il Poker Masters, vinto poi da Sontheimer.

 

“Giocatori come Schillhabel, Sontheimer, Seiver e altri mi hanno totalmente outplayato in diversi piatti. Non sono forti soltanto per quanto riguarda la teoria pura, sono ottimi anche nell'exploitare gli avversari. Così come sono bravissimi a cogliere i tell. Questi ragazzi sono meglio di me...”.

 

A differenza di altri che sono critici nei confronti di questo presunto teamwork, Negreanu lo elogia.

 

“I tedeschi lavorano come una squadra, non perché fanno cheating o collusion, ma perché si aiutano tra di loro, fanno il tifo e migliorano in maniera esponenziale. Durante il Poker Masters Sontheimer aveva dei fogli, su uno di questi ho visto il mio nome, così ho chiesto spiegazioni. Ho scoperto che si segnano tutte le mani per poi discuterne tra loro. Sanno quello che accade su ogni tavolo e hanno il pieno controllo del torneo”.

 

Daniel ha rivelato anche di aver sentito che hanno un collaboratore cui inviano le mani per esser analizzate da un solver GTO.

 

Questa sarebbe una pratica non legale, ma non c'è al momento alcun riscontro che il team tedesco faccia ciò.

 

Se così fosse, in pochissimo tempo saprebbero quale mossa sarebbe più profittevole da fare, a livello teorico/matematico, in un determinato spot.

 

Negreanu ha continuato dicendo: “Non fanno niente di sbagliato, li stimo perché lavorano molto duramente. Anch'io da qualche settimana mi sto facendo coachare da due professionisti di Los Angeles che conoscono la GTO alla perfezione...”. 

 

 

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