GTO o exploitative play? Per Negreanu l'alternativa è l'hybrid poker!

Dnegs torna sui banchi di scuola, metaforicamente s'intende.

 

Già, proprio lui, il numero uno della all-time money list a deciso di mettersi sotto perché al momento non riesce a tenere il passo dei giovani high rollers. La prova l'ha avuta nel corso del Poker Masters, dove ha ammesso candidamente di non avere più edge nei loro confronti, e dal quel momento in poi qualcosa è scattato nella sua testa.

 

Uno che ha fatto il bello e il cattivo tempo per oltre un decennio ora si ritrova a competere con ragazza ultra-preparati che giocano come veterani pur essendo entrati a far parte del circuito live da pochi anni. No, non è un'assudità, ma la dura realtà.

 

E allora ecco che, in un recente podcast, ha dichiarato di essersi messo a studiare G.T.O. Come un ossesso, aiutato da due illustri coach, con l'obiettivo di unire la matematica al suo innato talento al tavolo da gioco:

 

"Al momento sto lavorando a qualcosa che amo definire 'hybrid poker', sì proprio così. Da mesi lavoro duramente per imparare la G.T.O. ma vista la mia esperienza sarebbe un peccato limitarsi soltanto a un approccio matematico. Non per presunzione, ma la G.T.O. funziona in maniera ottimale solo contro chi gioca allo stesso modo. Nei tornei, specie ai low-buy in, il field è così variegato che giocare in maniera exploitativa risulta ancora la strategia migliore."

 

Un ibrido tra game theory optimal e gioco exploitativo in modo da adattarsi a qualsiasi tipo di situazione: facile a dirsi, molto più difficile metterlo in atto. La quantità di variabili di una singola mano sono di per sé già una bella montagna da scalare, se a queste aggiungiamo il modificare costantemente la propria strategia in funzione di chi ci sta davanti il risultato è tutto fuorché alla portata di chiunque.

 

"E' impossibile competere con i tedeschi senza avere delle conoscenze solide – prosegue Negreanu –  e l'errore che ho fatto negli ultimi tempi è stato sottovalutare il loro grado di competenza. In passato era molto più semplice leggere gli avversari, perché le dinamiche di gioco erano differenti. Era ora di cambiare e fortunatamente me ne sono accorto in tempo!"

 

A non accorgersene, o a far finta di nulla, è invece l'amico di tante battaglie Phil Hellmuth, che proprio non ne vuole sapere di ammettere alcuna forma di superiorità da parte delle nuove leve del poker. Solo il tempo dirà chi avrà ragione, intanto siamo davvero curiosi di capire fin dove si spingerà in buon Negreanu nel suo progetto di studio. Chissà che nel giro di poco tempo la sua stella non torni a brillare come in passato!

Wallpaper download

Seguici