Abbiamo trattato in precedenti articoli quelle pericolose spirali che portano a perdere la bussola nei momenti in cui le cose non vanno per il meglio, offrendo qualche consiglio di carattere generale affinché la situazione non peggiori in maniera ancora più gravosa per le nostre tasche e, soprattutto, per il nostro modo di porci ai tavoli.
Oggi la nostra attenzione si sofferma invece su quella fase temporale che si frappone tra una sessione nettamente positiva e una che sta per partire.
Come abbiamo scritto in più di un’occasione, il poker in tutte le sue varianti è un gioco ad alta varianza e questo vuol dire che, a prescindere dalle nostre capacità ed esperienze, i momenti negativi saranno, nel lungo periodo, temporalmente equiparabili a quelli positivi.
I rischi di uscire con le ossa rotte da un periodo di run in cui tutto sembra filare per il meglio, sono molteplici e, spesso, ben più pericolosi di quelli in cui le cose vanno male.
Pensate ad esempio a quella sensazione di essere intoccabili, una sorta di “Signori della carta”, status a causa del quale ci sentiremo talmente imbattibili da voler forzare tante giocate, magari senza un minimo di cognizione di causa, giusto così, per vedere come va, tanto sta andando alla grande.
Bene, è un errore gravissimo.
“Battere il ferro finché è caldo” è un detto che calza a pennello quando le cose vanno bene, ma è estremamente consigliabile farlo con la dovuta serenità mentale: i soldi persi in un periodo di vacche grasse hanno lo stesso valore di quelli che perdiamo durante una fase negativa, solo che ce ne accorgiamo di meno.
Un prezioso consiglio da utilizzare sempre e comunque in questi casi, è senza dubbio quello di fare riferimento ad una hand review di fine sessione, in modo tale da capire dove abbiamo esagerato e dove invece abbiamo fatto la scelta giusta, anche a prescindere dal risultato della mano, per nulla di ausilio rispetto alla nostra situazione nel lungo periodo.
A questo proposito ci vengono in aiuto i server di supporto, o HUD in linguaggio tecnico, ma la cara e vecchia chiacchierata con l’amico che ne sa più di noi, è ovviamente sempre bene accetta.
In libreria vi sono parecchi scritti che possono darvi una mano sotto questo punto di vista, tutti quei libri che ritroverete sotto la voce “psicologia applicata al poker” e che non avrete certo difficoltà a reperire.
Il pokerista vincente sa perfettamente che, a differenza dei momenti bui, nel caso di periodi positivi non ha nessun senso prendersi una pausa, anzi.
Generalmente il nostro periodo positivo coincide anche con la rappresentazione del nostro A-Game, per cui non vi sono ragioni per abbandonare il tavolo o prendersi qualche giorno di riposo, magari rimandate altre cose.
Non salite di livello ai primi segnali positivi, per fare un level up è necessario prendere confidenza con ciò che state giocando in quel momento ed essere sicuri di battere quel livello con una certa costanza e frequenza, solo da quel momento potete pensare di crescere e confrontarvi con avversari e buy in superiori.
La fretta è sempre e comunque una cattiva consigliera, prendetevi il vostro tempo, anche per una semplice decisione al tavolo, esse non vi devono mai sembrare banali, c’è sempre una ragione per prendere una strada, scegliete sempre quella più ponderata e mai quella influenzata dal vostro periodo, positivo o negativo possa essere esso.