Che Negreanu si sia rimesso sotto non è più un mistero.
Qualche tempo fa vi abbiamo illustrato il suo personale percorso (v. qui), che il professionista canadese ha battezzato col nome di 'hybrid poker', una via alternativa a metà tra GTO e exploitative play.
Le ore spese sui software di analisi assieme ai suoi due coach gli hanno permesso di avere una visione più ampia i quello che è, e che è stato, il texas hold'em negli ultimi 20 anni.
Ecco quindi che, nel corso di un recente podcast, il buon Dnegs si è messo a individuare le tre fasi cruciali del texas hold'em, partendo da una semplice considerazione: quello che ieri sembrava scontato oggi non lo è più.
"Il texas Hold'em – esordisce Negreanu – ha attraversato diverse fasi. A cavallo tra gli anni '90 e i primi 2000 tutti giocavano prendendo in considerazione la propria mano contro quella degli altri: come giocano le mie carte in base a ciò che ha il mio avversario? Una volta sdoganati i software i supporto, molti ragazzini hanno cominciato ad ampliare le vedute riformulando la domanda in questo modo: come giocano le mie carte contro il range di combinazioni possibili che il mio avversario dovrebbe avere in quel determinato frangente?"
A queste due fasi, la seconda delle quali può essere identificata in un periodo compreso tra il 2008 e 2014, se ne aggiunge una terza:
"Negli ultimi tempi, quello che ha fatto realmente la differenza tra i migliori giocatori e quelli che lo sono stati in passato, è stato il salto al livello successivo: come gioca il mio range contro il range avversario? Invece di giocare le proprie carte in base a ciò che effettivamente si possiede si gioca in base al range percepito contro il range avversario. La domanda diventa quindi: cosa posso fare in questa circostanza basandomi sulla totalità di mani che posso avere, e può avere il mio avversario, al fine di exploitarlo?"
Insomma, da mano contro mano, a mano contro range per finire a range contro range: ecco quali sono gli snodi principali nel texas hold'em secondo Daniel Negreanu...E voi siete d'accordo con lui o avete qualcosa da obiettare? Chissà che anche stavolta il nostro Kidpoker non ci abbia visto lungo...
