Fa sorridere pernsare che, nonostante i milioni di dollari accumulati, la percezione comune su chi fa del poker la propria professione sia piuttosto distorta.
"Cambia strada finché sei in tempo" è un must tra chi associa ancora il nostro bel giochino a bische fumose e malaffare. Quei tempi sono ormai tramontati ma non nell'immaginario di chi, con le due carte, non c'ha mai avuto a che fare se non nelle riunioni di famiglia sotto Natale.
In un recente podcast, il nuovo fenomeno tedesco Steffen Sontheimer, racconta come per lui è stato impossibile rimanere vicino casa per dare il via alla sua carriera da poker pro:
"In Germania il poker non interessa quasi a nessuno. Non ci sono leggi né norme aggiornate e il poker viene trattato alla stregua di qualsiasi altro gioco da casinò, con la gente che continua a pensar male sul tuo conto. Per questo ho scelto di spostarmi prima in Inghilterra e poi in Austria. La gente ha un altro approccio, sono curiosi, ti chiedono il perché della tua scelta e non si fanno troppi problemi di sorta."
Un mondo sottovalutato anche dai media, come racconta lo stesso Steffen:
"Pensate che quando Dominik – Nitsche ndr. - ha vinto il braccialetto all'high roller One Drop, sul Bild c'era una sua foto con tanto di didascalia: 'Ecco chi frega i soldi a Borik Becker!' Assurdo! Io ho fatto 5° in quel torneo e non sono stato neanche menzionato..."
Anche in casa la situazione non era delle più semplici, specialmente quando Steffen ha dovuto dire al padre che sì, il suo futuro sarebbe stato dietro a un computer, almeno per il momento:
"I miei genitori hanno cominciato a prendere la cosa seriamente quando ho detto loro di non inviarmi più del denaro. Non si sono mai interessati realmente al gioco ma volevano solo assicurarsi he tutto procedesse per il meglio. Mia madre più che una fan è diventata una vera e propria stalker. Segue qualsiasi forum, blog, podcast...sicuramente starà ascoltando anche questo! Non capisce tanto di poker ma le piace sapere come sto andando, quali traguardi ho raggiunto e così via..."
Non dev'essere semplice gestire le pressioni di amici e parenti, specie agli inizi, ma ora che la strada pare segnata il buon Sontheimer può dormire sonni tranquilli aspettando la prossima vittoria in un high roller!