Chissà quante volte vi è stato detto, o magari il suggerimento è arrivato direttamente dalla vostra testa, che sarebbe meglio fare cassa e alzarvi quando state vincendo. Niente di più sbagliato secondo il noto professionista, nonché re dei social, Dan Bilzerian.
Il mistero sulle origini della sua fortuna rimane ancora tale, sebbene lui sostenga di aver accumulato milioni su milioni nel corso delle tante partite private organizzate nella sua mega villa. Eppure anche il noto culturista barbuto, con la passione per le carte e le belle donne, ha avuto i suoi down:
"Andare broke è una sensazione devastante – racconta Bilzarian nel corso di un recente podcast – Si prova un profondo senso di disperazione e ci si sente a disagio con sé stessi. Tante persone ricche non sanno nemmeno di cosa parlo perché non sono mai andate rotte per davvero. Solo quando tocchi il fondo cominci a pensare in un'altra maniera"
Secondo Dan, la gestione dei soldi è estremamente complessa nel poker:
"Si può giocare in modo fantastico e perdere una fortuna. Non si può ragionare come se si trattasse di un lavoro normale, nel poker è sempre sbagliato pensare che i soldi in gioco siano già in tasca, perché finché sono là sul tavolo sono a rischio, a prescindere dal bankroll."
L'esperienza insegna, e nel suo caso vedere tanti giocatori passare da ricchi a poveracci nel giro di qualche mese è stata una bella scuola:
"Il mondo del poker è strano. C'è gente che è diventata ricca vincendo tante piccole somme e altri che dopo aver vinto milioni e milioni di dollari sono andati completamente rotti per via di alcune scelte completamente sconsiderate."
Dulcis in fundo, arriva il consiglio per tutti gli appasionati, parola di Dan Bilzerian:
"Non alzatevi mai dal tavolo nel corso di una sessione vincente. Nel poker quando si vince si gioca meglio, inoltre se siamo noi a vincere significa che qualcuno sta perdendo. E in questo gioco di norma quando uno perde è perché sta giocando male e giocare contro qualcuno che gioca male è la cosa migliore che ci possa capitare di trovare al tavolo. Il lavoro del professionista sta proprio nel sapere quando approfittae delle debolezze altrui. Mio padre non ha mai capito questo aspetto del poker perché l'ha sempre associato al blackjack, un gioco dove più si gioca e più si perde. Ecco perché una vola, dopo aver fato un profitto di 3 milioni in una sessione, mi implorava di fermarmi..."